LONDRA – La guerra delle superingiunzioni travolge anche Fred Goodwin, l’ex boss di Royal Bank of Scotland, l’istituto bancario salvato con miliardi di sterline dei contribuenti nel pieno della Grande Crisi. Il banchiere, in quel periodo, avrebbe infatti avuto una tresca con una top-manager del gruppo. Per evitare che la cosa diventasse di dominio pubblico ha quindi chiesto e ottenuto un provvedimento restrittivo segreto. Che ieri è andato in fumo grazie all’intervento di un Lord liberal-democratico.
Il Lord, onde evitare di essere querelato da Goodwin, ha usato l’espediente di rivelare la tresca durante un’interrogazione parlamentare. Come avviene in Italia i parlamentari non sono perseguibili per ciò che dicono durante le interrogazioni parlamentari. Così questo lord libdem si è preso la briga di raccontare la scappatella di Goodwin proprio in Aula: ”Non è forse vero che ogni singolo contribuente del Regno Unito ha il diritto di conoscere quali sono stati gli eventi che hanno portato al collasso di Rbs?”, ha chiesto Lord Stoneham durante una sessione. ”Come si fa quindi a tenere nascosta una presunta relazione tra Goodwin e una collega? Se fosse confermato sarebbe una grave violazione del codice di condotta aziendale e nemmeno la Financial Services Authority ne sarebbe a conoscenza”.
L’intervento di Stoneham ha immediatamente sollevato l’ennesimo polverone e ha costretto l’Alta Corte a variare i termini dell’ingiunzione, ora non più segreta. Lord Stoneham, che non puo’ essere perseguito poichè coperto dal ‘parliamentary privilege’, ovvero il diritto di poter parlare liberamente in aula senza conseguenze legali, ha insomma forzato la mano dei giudici costringendoli a un parziale dietro-front. Una scelta che in certi quartieri è stata persino vista come una violazione delle prerogative della magistratura. Che oggi, attraverso il Master of the Rolls, Lord Neuberger, ovvero il giudice civile di più alto grado in Inghilterra e Galles, ha pubblicato un atteso rapporto sulle superingiunzioni.
Lord Neuberger ha di fatto difeso l’operato dei giudici ma ha chiesto che in futuro i media siano sempre informati dell’esistenza delle ingiunzioni – anche se non possono riportarne il contenuto. Il portavoce di David Cameron ha detto che il premier ”studiera’ con grande attenzione il rapporto”.