LONDRA, GRAN BRETAGNA – Fatta arrivare illegalmente nel Regno Unito per espiantarle gli organi e venderli poi al mercato nero. Il primo caso di una vittima del traffico illegale di organi e’ stato scoperto in Gran Bretagna dalla Salvation Army, un’organizzazione di beneficenza che assiste, sotto incarico del ministero della Giustizia, gli adulti finiti nella rete del commercio di esseri umani.
Il caso della donna di cui non si conosce ne’ nome ne’ eta’, e’ ora oggetto di un’inchiesta della polizia e non e’ chiaro se sia venuto alla luce prima o dopo l’espianto degli organi. Si tratta comunque di uno sviluppo inquietante di questa attivita’ criminale, che secondo un rapporto pubblicato da Salvation Army opera soprattutto nell’Europa del Est (58%) e nell’Africa (25%), con il traffico rimanente di esseri umani proveniente dall’Asia (12%) e dall’interno dello stesso Regno Unito (4%).
Il maggiore Anne Read, coordinatrice dell’unita’ anti traffico umano dell’associazione benefica, non ha voluto rendere noto da che parte del mondo provenisse la donna, ma ha spiegato: ”E’ stata portata in questo Paese allo scopo di prelevarne gli organi. Si tratta senza dubbio del primo caso di questo tipo”. Read ha aggiunto che il problema potrebbe esistere da qualche tempo, ma fino ad ora era rimasto sommerso.
Secondo l’Ons, i trafficanti di esseri umani preleverebbero e venderebbero sul mercato nero fino a 7.000 reni ogni anno. Sebbene esista un mercato anche per organi come il cuore, i polmoni e il fegato, i reni sono i piu’ diffusi, perche’ possono essere espiantati senza recare danni al donatore. Secondo gli esperti, il traffico illegale di organi si regge su una rete di persone con compiti diversi, dal reclutatore che trova le persone disposte a donare un organo pur di emigrare, a chi le fa arrivare nel Paese di destinazione, fino ai medici che conducono l’espianto e ai venditori sul mercato nero.
Dallo studio di Salvation Army e’ emerso inoltre che il 45% delle persone da loro assistite – 112 donne e 78 uomini dal luglio al dicembre dello scorso anno – sono state obbligate a fornire prestazioni sessuali, mentre il 43% sono state sfruttate per il loro lavoro e l’8% sono diventate serve in abitazioni private. E al contrario delle aspettative, ben il 41% delle vittime e’ maschio. Crispin Blunt, sottosegretario alla Giustizia, ha dichiarato: ”Il traffico di esseri umani viene visto come una cosa che colpisce prevalentemente le donne. E cio’ fa si’ gli uomini che ne sono vittime spesso non vengano riconosciuti e restino privi dell’aiuto di cui hanno un disperato bisogno”.