Alcuni dipendenti dellaPwC (PricewaterhouseCoopers), autorevole azienda di consulenze britannica in cui lavorano oltre 163 mila professionisti, hanno stilato la loro personalissima “top ten” delle impiegate appena assunte con tanto di foto in allegato spedite via posta elettronica da un ufficio all’altro.
La mail inquestione però è finita inevitabilmente su Internet e la sede di Dublino ha avviato un’indagine interna, delicatissima sotto molti profili, che coinvolge almeno 17 dipendenti, tra cui alcuni dirigenti: “Stiamo prendendo molto seriamente la questione e vogliamo fare piena luce su quanto accaduto” ha dichiarato Carmel O’Connor, responsabile delle risorse umane.
In gioco è la buona reputazione della PricewaterhouseCoopers. Quello che è accaduto è abbastanza imbarazzante: una quindicina di impiegati maschi si sono scambiati una lista dove chiedevano ad ognuno di “valutare” l’aspetto delle giovani colleghe appena entrate. Il tutto, ovviamente, ad insaputa delle dirette interessate.
Quanto accaduto è stato giudicato essere piuttosto sessista dai dirigenti dell’azienda. L’oggetto nella email originale, quella che poi è finita su internet, riportava: “Questa è la mia short list”. Sufficientemente dirette pure le risposte: “Bel lavoro…, ma ho qualche perplessità sull’ultima entrata”.
La “top ten” delle 13 impiegate irlandesi della PwC ha catturato l’attenzione dei media e lo scandalo ha avuto subito una grande eco sui giornali come l’Indipendent, sui tabloid britannici e sui quotidiani economici.
Su alcuni blog un’analisi sarcastica di quanto avvenuto: per la PwC, che vanta anni di una lunga tradizione nel suo settore, è un danno all’immagine certamente rilevante. Ecco la mail incriminata con le immagini delle neo- assunte: