BERLINO, 09 FEB – Erano stati citati in giudizio per aver infranto il vincolo di riservatezza avendo messo in onda l'intervista a un ex-Ss registrata con una telecamera nascosta. Ma la corte di Eschweiler, in Germania, oggi ha scagionato due giornalisti olandesi riconoscendo la priorita' del diritto all'informazione del pubblico.
I due imputati – Jelle Visser e Jan Ponsen del programma EenVandaag – avevano ripreso l'ex criminale nazista Heinrich Boere in una prigione-ospizio nel 2009, senza che questi ne fosse al corrente.
In seguito alla messa in onda dell'intervista contestata il novantenne Boere, che sta scontando una condanna all'ergastolo per triplice omicidio, aveva citato i due in giudizio.
L'ex nazista era stato riconosciuto colpevole dell'uccisione di diversi civili olandesi nel 1944 da una corte dei Paesi Bassi, poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Nonostante la condanna, l'uomo ha vissuto alla luce del sole in Germania per decenni senza alcuna conseguenza penale. Anche il pubblico ministero aveva chiesto che i due giornalisti fossero dichiarati non colpevoli del reato loro imputato.