Germania, il golpe dei nostalgici del Reich, 25 arresti. C’è un principe originario della Turingia, Heinrich XIII Reuss, a capo del gruppo terroristico Reichsbürger, ‘cittadini del Reich‘, in Germania, dove oggi in una mega operazione di polizia sono state arrestate 25 persone con l’accusa di avere pianificato un attacco violento agli organi dello Stato. Progettavano un colpo di mano per occupare il Bundestag, il parlamento federale.
Germania, il golpe dei nostalgici del Reich, 25 arresti
Heinrich XIII, 71 anni, presiede il Consiglio del gruppo che si incontra regolarmente dal novembre 2021 con l’obiettivo di conquistare il potere in Germania. Il consiglio, come il governo federale, è costituito da diversi ambiti, come giustizia, salute, esteri.
Della rete faceva parte anche una giudice berlinese, Birgit Malsack Winkemann, ex deputata del partito di ultradestra Afd, la cui abitazione è stata perquisita.
Gli appartenenti al movimento “Cittadini del Reich” (Reichsbuerger) sono sospettati di “aver fatto preparativi concreti per entrare con la forza nel Parlamento tedesco con un piccolo gruppo armato”, hanno dichiarato i procuratori. Sono stati eseguiti anche due arresti all’estero, uno in Italia e l’altro in Austria.
Gli altri arrestati sono stati intercettati nelle regioni tedesche di Baden-Wuerttemberg, Baviera, Berlino, Assia, Bassa Sassonia, Sassonia, Turingia. In particolare, a Perugia la Polizia di Stato ha arrestato in un albergo un cittadino tedesco, ex ufficiale dei reparti speciali dell’esercito tedesco. Nella sua camera, i poliziotti hanno trovato e sequestrato materiale ritenuto riconducibile alla presunta attività sovversiva.
Secondo le agenzie di stampa di Mosca, una donna con cittadinanza russa è stata arrestata nell’operazione speciale della polizia tedesca. “La procura tedesca – scrive Ria Novosti – ha sottolineato di non avere motivi per ritenere che funzionari russi abbiano sostenuto i cospiratori”. La Tass riporta che secondo la Procura tedesca “i sospetti golpisti hanno contattato rappresentanti russi ma non hanno trovato sostegno”.