Germania: il vescovo negazionista non si presenta al processo

BERLINO – Il vescovo negazionista Richard Williamson non si e' presentato stamattina in aula alla prima udienza del processo d'appello che lo vede imputato per aver messo in dubbio lo sterminio degli ebrei nelle camere a gas, in un'intervista alla televisione svedese. Il settantunenne membro della Fraternita' sacerdotale San Pio X si e' limitato a far leggere ai suoi avvocati una memoria in cui si dichiara innocente. Williamson ha scritto di essere stato messo in difficolta' da ''domande insidiose''.

Gli autori gli avrebbero inoltre garantito che le sue parole sarebbero state trasmesse solo in Svezia, e non in internet. Gli avvocati difensori hanno per questo chiesto nuovamente alla corte, oggi, di poter chiamare a testimoniare gli autori svedesi, che gia' in prima istanza avevano rifiutato di comparire in giudizio in Germania.

L'intervista, girata nel 2008 a Zaitzkofen, in Baviera, era stata trasmessa dalla televisione svedese SVT nel gennaio del 2009 ed era poi finita in rete, dove aveva trovato una certa eco. Williamson era stato incriminato per dieci capi di imputazione poco dopo la pubblicazione di un servizio sulla vicenda sul settimanale tedesco der Spiegel. Il vescovo lefebvriano aveva dichiarato: ''Non credo ci siano state camere a gas'' e ''Non credo che sei milioni di tedeschi siano stati uccisi col gas in Germania''.

In primo grado Williamson era stato condannato a una pena pecuniaria di diecimila euro. Per la negazione o lo svilimento dei crimini nazisti il diritto tedesco prevede, oltre alle ammende, una pena massima fino a cinque anni di reclusione.

Published by
luiss_smorgana