L’Automobil Club tedesco: “In Italia le multe non le pagate, tanto non arrivano”

ROMA – L’Automobil Club tedesco ha consigliato agli automobilisti della Germania di ignorare le multe prese in Italia. Lo spiega un articolo della Suddeutsche Zeitung dal titolo “Inkasso alla fiorentina”: il motivo è semplice, quelle multe sono impossibili da riscuotere. L’articolo si riferisce in particolare alla multe prese dagli stranieri in vacanza a Firenze ed è valido per tutti i paesi europei. Esistono dei facili escamotage legali per evitare di versare quanto dovuto, approfittando della “tradizionale” approssimazione della burocrazia italiana.

Un banale errore nella traduzione dall’italiano al tedesco è sufficiente per invalidare la multa, perché “ogni errore formale impedisce l’esecuzione della richiesta”, spiega il quotidiano. Inoltre il codice stradale tedesco prevede che l’infrazione venga contestata al solo guidatore che la commette, e non al proprietario della macchina come accade in Italia, così che non c’è modo per lo stato italiano di incassare le 100 mila sanzioni effettuate ogni anno a meno che il turista europeo non sia colto sul fatto e concili in loco la sanzione. Insomma se del veicolo che commette l’infrazione è stata fotografata la targa, ma non è impossibile identificare il guidatore, non c’è modo per recuperare l’importo della sanzione.

Siamo alle solite: i pregiudizi sono duri a morire. Il grande amore della Germania per gli italiani (poco ricambiato a dir la verità) è oscurato, a ondate cicliche, dalla scarsa considerazione per come gestiamo la cosa pubblica. I consigli furbetti a non pagare le multe, riflettono, in piccolo, la sfiducia totale che a più alto livello (banchieri, politici, industriali) i tedeschi nutrono sulla nostra capacità di far quadrare i bilanci. Viviamo al di sopra delle nostre possibilità e questo crea invidia e risentimento. La Bce (di cui la Germania è il maggior azionista) deve sborsare una vagonata di miliardi per salvare i nostri titoli di stato? E’ giusto deve ammettere a denti stretti e senza farsi sentire Angela Merkel: se crolla l’Italia viene giù tutto. Ma che amarezza, che rabbia dover pagare i debiti degli altri. Il leader dell’alleato principale della Merkel, Horst Seehofer della democrazia cristiana tedesca, non ne vuol sapere di mettere una pezza ai nostri errori. Per quanto attiene ai bilanci, al semplice equilibrio tra entrate e uscite, per l’amico crucco restiamo inguaribilmente indisciplinati. Quando va bene: altrimenti siamo anche corrotti, irresponsabili e un po’ mafiosi.

Però, pregiudizio per pregiudizio, l’invito a scoraggiare il buon comportamento dell’automobilista, stride un po’ con l’etica teutonica impermeabile ai trucchi e ai raggiri levantini. Come quei ragazzini beneducati che a casa, sotto l’occhio vigile di mammina sono compunti da far invidia a un lord e, non appena usciti in strada, sputano per terra e rubano nei negozi.

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