In Germania sale l’allarme per la quarta ondata Covid e si punta sulla regola delle due G (2G). Inoltre si stanno accelerando i tempi per la terza dose di vaccino, che potrà essere inoculata a tutti i pazienti dai 18 anni in su, senza aspettare lo scadere dei sei mesi di efficacia delle altre due dosi precedenti.
Covid in Germania, cos’è la regola delle 2G
Secondo gli ultimi dati nelle ultime 24 ore, la Germania ha registrato un record di nuovi contagi. Sono 50.196 in un giorno (con altri 294 morti). L’indice settimanale su 100.000 abitanti è di 319,5 casi. L’indice di ospedalizzazione è di 4,86 pazienti ricoverati su 100.000 abitanti. Numeri che hanno fatto nuovamente scattare l’allarme in Germania, dove ormai il governo è pronto a inasprire le misure anti-Covid. E così per arginare la quarta ondata, si punta sulla regola delle “due G”, ovvero che solo vaccinati e guariti dal Covid potranno accedere ad alcuni luoghi. Quindi non basterà più un tampone negativo per ottenere il Green pass.
Dove è in vigore la regola delle due G
Ad adottare questa strategia non solo Berlino, ma anche la Sassonia. La stretta per i No vax è entrata in vigore in Baviera, e lo sarà anche la prossima settimana nel Nordreno-Vestfalia. La situazione resta particolarmente grave in Sassonia (dove l’indice settimanale è schizzato a 759,3), in Turingia e Baviera, dove resta sopra i 500, e gli amministratori regionali hanno ripetutamente avvertito che il sistema sanitario è quasi al limite. La Sassonia ha deciso per questo di estendere la regola 2G anche ai negozi al dettaglio, escludendo soltanto supermercati e drogherie.
Terza dose e smart working, la situazione
In Germania come detto, è in arrivo la terza dose di vaccino che potrà essere inoculata a tutti i pazienti dai 18 anni in su, senza aspettare lo scadere dei sei mesi di efficacia delle altre due dosi precedenti. È quanto stabilito dal ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, che ha inviato una lettera ai medici del Paese. Il documento è firmato insieme al presidente dell’associazione federale delle case dei medici, Andreas Gassen.
La decisione è stata presa dopo il repentino aumento della curva epidemiologica che segna oltre 40 mila casi di contagio da Coronavirus al giorno. Oltretutto in Germania solo il 67,6% si è sottoposto alla vaccinazione completa e finora hanno avuto il booster 4 milioni di persone. Una situazione che ha portato il governo a riflettere sull’ipotesi di ripristinare lo smart working per tutti coloro che hanno la possibilità di svolgere la propria attività lavorativa da casa.