Germania: più estremisti uguale più violenza?

BERLINO, 1 LUG – Cresce in Germania la disposizione alla violenza legata all'estremismo politico, ma anche la minaccia rappresentata dall'islamismo radicale e dalla criminalita' informatica.
Sono questi i trend emersi dal rapporto annuale dell'Ufficio federale per la difesa della Costituzione, i servizi segreti interni tedeschi, presentato oggi a Berlino.
Il ministro dell'Interno, Hans-Peter Friedrich, si e' detto molto preoccupato per ''l'enorme aumento'' della propensione alla violenza nell'estrema sinistra, che insieme a un aumento dell'aggressivita' dei neonazisti potrebbe innescare ''una spirale pericolosa'', ha commentato.
''Ci sono certamente piu' estremisti di destra pronti all'uso della violenza – ha aggiunto -. Ma nel 2010 la maggior parte dei crimini e' stata commessa da estremisti di sinistra''.
Alla fine del 2010 i militanti della sinistra estrema potenzialmente pericolosi erano 6.800, 200 in piu' rispetto al 2009. Scendono invece a 25.000 gli attivisti politici dell'estrema destra, con un aumento dei neonazisti da 5.000 a 5.600.
In calo anche il numero degli iscritti al partito della destra radicale Npd. Aumentano del 4,8%, in controtendenza con il dato nazionale (-14,5%), i crimini violenti legati al neonazismo nell'ex Germania dell'Est.
Sul fronte del terrorismo islamico, Friedrich ha chiarito che alla fine del 2010 in Germania erano attive 29 organizzazioni islamiste con 37.370 membri. La minaccia islamista, che ''da tempo non e' piu' esclusivamente legata ai leader di Al Qaeda'', rimane centrale nel lavoro dei servizi interni, ha sottolineato il ministro. ''Non ci sono motivi per abbassare la guardia'', ha tenuto a precisare.
Infine, si registra un aumento degli attacchi informatici contro le imprese e le istituzioni, diventati anche piu' complessi nella sostanza.

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Alberto Francavilla