A Dresda, in Germania, un uomo di 42 anni ha molestato sessualmente una bambina di quattro anni, costringendola ad avere un rapporto orale con lui, ma i giudici non lo hanno mandato in galera bensì lo hanno condannato a 22 mesi di libertà vigilata. Alla base della decisione del tribunale tedesco pare esserci stato un accordo tra pubblico ministero, giudice ed avvocato difensore : libertà vigilata in cambio della confessione.
L’episodio si è verificato il 24 aprile 2010 ed ora, a circa un anno di distanza , la sentenza ha suscitato clamore tra i tedeschi sia perché non ha punito il pedofilo mettendolo dietro le sbarre, sia perché l’uomo continuerà a vivere nello stesso edificio in cui vive la sua piccola vittima.
Il giornale tedesco Bild ha dato voce alla indignazione dei suoi lettori alla notizia della mite sentenza, chiedendosi, piuttosto rudemente: ” Sono 22 mesi di libertà vigilata, cioè di libertà, una giusta sentenza per un uomo che ha messo il suo pene nella bocca di una bambina di 4 anni?”.
Secondo il sito della Bild, l’uomo, Andreas S., a sua volta padre di una bambina coetanea della piccola vittima, in tribunale ha detto: “In futuro vedrò mia figlia tutti i giorni [ la sua ex moglie ha già detto che glielo consentirà] e così lei [la figlia del pedofilo] potrà nuovamente giocare con la figlia dei vicini” intendendo la bambina che ha violato.
La polizia, che dopo il fatto aveva perquisito la casa dell’uomo, vi aveva trovato 38 fotografie pornografiche di bambini e 46 di adolescenti mezzi nudi, legati e imbavagliati.
Liane Pospischil, il pubblico ministero, e Susanne Halt, il giudice, non hanno voluto rispondere alle domande della Bild. Probabilmente hanno accettato l’accordo, che ha provocato tanta indignazione, per ottenere un dato certo, l’ammissione di colpevolezza da parte del pedofilo, cosa che costituirà una base certa per un futuro processo qualora l’uomo fosse recidivo e ricadesse in tentazione. L’alternativa sarebbe stata un processo dall’esito incerto, con molte probabilità per iul pedofilo di farla franca.
La sentenza che costringe la vittima a vivere vicino al suo molestatore non è la prima del genere emessa in Germania.
Qualcosa di simile a quanto accaduto alla bambina di Dresda è successo infatti a Marie M., che oggi ha 16 anni ma che, racconta il sito internet del settimanale tedesco Stern, ai tempi della violenza subita dal vicino di casa ed amico di famiglia ne aveva cinque.
Il molestatore, un uomo di 55 anni, venne condannato ad un anno e quattro mesi di libertà vigilata e poté restare nella sua casa, quindi vicino alla vittima, senza che gli venisse proibito di entrare in contatto con lei e senza essere obbligato a seguire una qualche terapia.