In Germania è stata rivelata una turpe storia di infanzia violata. Nella ricca e tranquilla Sassonia si è infatti scoperta l’esistenza di un centro per l’infanzia dove i bambini subivano costanti umiliazioni. Secondo le testimonianze, due maestre avrebbero ripetutamente e lungamente torturato i bambini che le erano stati affidati.
Dietro la facciata colorata della villa «Coccinella» si nascondeva l’orrore. Le accuse che colpiscono Ramona R. e Ilona S. parlano di violenze psicologiche e corporali. La rivelazione è arrivata grazie alla testimonianza di Katrin S., che lavorava nella villa a tempo parziale. La ragazza ha raccontato le scene crudeli e inumane che ha visto.
Era pratica corrente che ai bambini, perché non piangessero, venisse tappata la bocca con nastri adesivi. Un giorno, Katharina vide un bambino con i capelli bagnati e chiese spiegazioni. Ramona rispose che si era fatto la cacca addosso, lei aveva preso le feci e gliele aveva spalmato sul viso, ed ora l’aveva lavato.
La procedura della nutrizione forzata era la più comune. Fin dal primo giorno, Katrin ha assistito a scene di brutale violenza. Un giorno, un bambino vomitò a causa delle maniere brutali con cui veniva imboccato. Ilona lo costrinse a mangiarsi il vomito.
Entrambe le accusate non hanno rilasciato dichiarazioni. Rischiano fino a quattro anni di carcere.