BERLINO – I piloti delle low cost sono in genere giovani e con relativa poca esperienza, ma hanno gli stipendi più bassi. Un pilota di Lufthansa, compagnia di bandiera tedesca a cui appartiene anche la low cost Germanwings, lo avrebbe confessato al Corriere della Sera. Il pilota ha preferito restare anonimo, ma dopo la tragedia dell’incidente aereo dell’Airbus A320 partito da Barcellona e precipitato sulle Alpi nella regione Provenza della Francia il 24 marzo, ha deciso di parlare sottolineando che nonostante la giovane età, per diventare pilota della Germanwings è necessario superare gli stessi difficili esami sostenuti dai colleghi di Lufthansa.
Corinna De Cesare sul Corriere della Sera spiega che spesso un passeggero compra un biglietto da Lufthansa e in automatico la sua tratta viene assegnata alla low cost GermanWings e intanto un pilota ha raccontato:
“Guardi in faccia i comandanti delle compagnie di linea e quelli delle low cost. Nel primo caso hanno dai 40 anni in su, nel secondo le può capitare di vedere al comando sbarbatelli di appena 30 anni”.
Una frase che dichiarata dopo lo schianto in cui hanno perso la vita 150 persone, tra passeggeri ed equipaggio, colpisce ancor di più perché i motivi di questo disastro non sono ancora chiari. Quel che è chiaro è il fenomeno dei voli low cost, scrive la De Cesare, iniziati con la fondazione di Ryanair:
“In questo modo le low cost sono arrivate a rappresentare ormai il 25% del mercato dell’aviazione commerciale civile e non è un caso che una compagnia forte come Lufthansa, quotata alla Borsa di Francoforte e con una capitalizzazione di mercato di 6,2 miliardi di euro, abbia deciso nel 2008 di comprare Germanwings decidendo poi, nel dicembre 2012, di affidarle gradualmente tutte le operazioni di volo a corto e medio raggio dalle basi tedesche (a eccezione delle basi di Monaco e Francoforte). Basta simulare una prenotazione sul sito Internet di Lufthansa per notare subito che la compagnia aerea assegna in automatico anche tratte operate da Germanwings”.
Insomma biglietti bassi, vettori meno all’avanguardia, ma assicura Lufthansa con gli stessi criteri di sicurezza, scrive la De Cesare:
“Al low cost la compagnia tedesca ci crede così tanto che a fine 2014 il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto «Wings» che prepara a offrire voli transatlantici a prezzi bassi. Cambiamenti e riorganizzazioni mal digeriti dai 5.400 piloti di Lufthansa, che da mesi continuano a scioperare contro la riorganizzazione e i trasferimenti di personale al ramo basso costo, con possibili riduzioni di stipendi del 20%. Eppure, dagli addetti ai lavori, Germanwings è considerata una low cost sui generis: «Fa parte del gruppo tedesco – conferma la nostra fonte – e il processo di selezione dei piloti è identico a quello dei piloti Lufthansa. Che è duro, complesso anche più degli altri perché prevede un esame, il Dlr, che è uno scoglio davvero difficile da superare. Entrare nelle scuole di volo Lufthansa è una missione difficile»”.
I prezzi bassi però alla luce dei disastri portano tanti dubbi e il pilota spiega:
“«Quello che cambia tra le compagnie di linea e le low cost sono i contratti di lavoro – spiega ancora il pilota – noi prendiamo in media fra i 5 mila e 9 mila euro al mese ma so di comandanti low cost che vengono retribuiti anche 120 euro per ogni ora di volo. I costi di gestione dei voli sono alti, un’ora di volo può costare dai 7 mila ai 10 mila euro tra carburante, tasse di atterraggio, sorvolo, gestione del landing. Non so come facciano a coprire le spese». Quel che è certo è che dei 20 peggiori disastri aerei avvenuti nei cieli statunitensi, solo due hanno visto coinvolti voli a basso costo. In Europa, prima del disastro della Germanwings, c’erano stati lo schianto di un volo charter della compagnia cipriota privata Helios Airways in Grecia, sulle montagne a nord di Maratona e Varnavas, il 14 agosto 2005 (121 morti) e quello di un velivolo MD-82 della Spanair subito dopo il decollo dallo scalo Barajas di Madrid, il 20 agosto 2008 (154 morti). Gli effetti della nuova sciagura europea, nell’era del low cost, potrebbero essere pesanti”.