Un’altra vittima giovanissima di un terribile gioco estremo che i ragazzini spagnoli e francesi (e non solo) praticano con conseguenze sempre più spesso drammatiche. Un tredicenne, J.J., è stato trovato dalla madre e dal fratello nella sua stanza a Barcellona asfissiato dal gioco che stava praticando e che consiste nell’arrivare al punto estremo tra respirazione e asfissia per provare una sensazione di stordimento o di estasi. Il gioco consiste nell’avvolgersi nel lenzuolo, serrandolo sul volto dopo averlo fissato al letto fino al punto di non respirare più.
Quando l’aria non entra più, subentra l’asfissia che i giovani credono di poter dominare, fino a staccare il lenzuolo un attimo prima di svenire. Il gioco ha già prodotto molte vittime in Francia. Si parla di un giovane morto al mese. Il caso di Barcellona è invece il primo che arriva in Spaagna a conseguenze mortali.
La morte di J.J. ha provocato un vero choc nella scuola del ragazzo, dove la pratica estrema era sconosciuta. In Francia, invece, l’allarme è tale che da tempo la tv lancia messaggi per informare famiglie e educatori sul gioco in voga. Infatti molti casi di soffocamento con il lenzuolo nel letto erano stati giudicati come suicidi. Invece è stato accertato che si tratta di giochi estremi, praticati paradossalmente per sfidare la morte, allo scopo di dimostrare che si è vivi e affermare la propria personalità ultracoraggiosa.
