
ROMA – Aprendo il sito girlsofparadise.sex appare una gallery di ragazze in abiti provocanti. Cliccando sulle immagini, si può accedere al profilo personale della escort, dove sono indicate le preferenze se5suali e le caratteristiche fisiche. Se il cliente è interessato, può procedere con la chat. Ed è qui che scatta l’operazione anti-prostitute.
Come racconta Greta Sclaunich sul Corriere della Sera,
appena aperta la chat, infatti, la ragazza scelta esordisce con un “vuoi vedere altre mie foto?”. E, senza attendere risposta, inizia ad inviare immagini che sono tutto fuorché eccitanti. Volti tumefatti e riempiti di botte, lividi, nasi sanguinanti delle ragazze che prima erano bellissime e truccate, con didascalia lapidaria: “Monica (o Julia, o Sarah) è stata trovata morta, nuda, in un canale. Quando sei cliente di una prostituta sei complice della violenza che lei subisce”.
È l’idea dell’associazione Mouvement du Nid, gruppo che si batte per combattere la piaga della prostituzione. Il sito è solo un’esca per attirare i clienti per poi renderli consci dei pericoli e dei maltrattamenti a cui vanno incontro le giovani prostitute. Nessuna storia è inventata.