Glastonbury: il giallo della morte di Shale. L’amico di Cameron era stato contattato da Downing Street?

GLASTONBURY – Christopher Shale, uno stretto collaboratore del premier britannico David Cameron, è stato trovato morto al festival rock di Glastonbbury.

Shale è stato trovato morto in un bagno chimico: dopo che in un primo momento si erano sparse delle voci su un possibile suicidio del noto politico conservatore, un articolo pubblicato sul Guardian ha invece spiegato che la causa della morte è stata quasi sicuramente un arresto cardiaco.

Il giornale britannico avrebbe citato alcuni medici vicini alla famiglia di Shale: infatti, nonostante Shale fosse considerato in buona salute, pare che nella sua famiglia ci fossero diversi precedenti di parenti con problemi cardiaci. Una sorta di “tara genetica” che potrebbe essere stata fatale per il braccio destro del premier inglese.

Quello che i giornali inglesi si chiedono è se la morte di Shale possa essere in qualche modo collegata al fatto che il Mail on Sunday, edizione domenicale del Daily Mail, aveva pubblicato un documento scritto dallo stesso Shale, in cui l’esponente dei Tory criticava aspramente il proprio partito.

Infatti secondo Shale il partito conservatore aveva registrato un brusco calo nelle iscrizioni perché poco “attraente”. Una considerazione che l’avrebbe portato addirittura a scrivere: “Non ci sono ragioni per iscriversi al partito. E ce ne sono molte per non farlo”.

I giornali inglesi scrivono che Shale aveva saputo nel frattempo che il Daily Mail aveva ottenuto il suo documento ed era intenzionato a pubblicarlo. A questo punto, scrive il Guardian, due funzionari dell’ufficio di Cameron avrebbero scritto degli sms a Shale, avvertendolo dell’intenzione del giornale. Sempre secondo quanto riporta il giornale, il politico avrebbe risposto a sua volta con altri sms. Shale avrebbe detto di non essere preoccupato per il fatto che quel documento scritto di suo pugno fosse pubblicato.

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Alberto Francavilla