PARIGI – L'appello a indignarsi dei giovani spagnoli, che da una settimana gridano il loro malcontento a Madrid, sbarca a Parigi dove – sulla scia del best-seller di Stephane Hessel, 'Indignez-vous' (Indignatevi) – un gruppo di francesi e' accampato da quattro giorni in piazza della Bastiglia, luogo simbolo della rivoluzione francese. Diventata, sul modello della Puerta del Sol, la 'Paris del Sol'. ''Indignatevi'', ''Rivoluzione'', ''Abbasso i paradisi fiscali'', ''Yes we camp'' o ancora ''Spanish revolution, people of Europe rise up'' (Rivoluzione spagnola, popolo d'Europa sollevati), si legge su alcuni striscioni. L'appello a una 'french revolution' per manifestare la solidarieta' agli 'indignados' della Puerta del Sol a Madrid e della Placa Catalunya a Barcellona, era stato lanciato su Facebook lo scorso 20 maggio. L'idea degli organizzatori era di creare un accampamento in Place de la Bastille e mantenerlo per diversi giorni. ''Seguiamo l'esempio degli spagnoli, mobilitiamoci senza tardare'', incalzano 'les indignés' parigini che reclamano ''la dignita' e la coscienza politica e sociale''. A manifestare sono solo qualche centinaio di ragazzi, hanno quasi tutti meno di trent'anni e rivendicano un diritto al lavoro che viene loro rifiutato con il pretesto della crisi economica mondiale. Muniti di megafono prendono la parola, in modo pacifico e rispettoso degli altri, e fanno sentire al mondo intero la loro voce contro la loro condizione di precari che sta diventando eterna. ''Siamo qui perche' vogliamo una societa' nuova che dia priorita' alla vita al di la' degli interessi economici e politici – dicono 'les indignés' – Vogliamo dimostrare che la societa' non si e' addormentata e che continueremo a lottare in modo pacifico per quello che meritiamo. Una vocazione al cambiamento ci unisce''. L'appello a indignarsi trova eco in Francia grazie anche al successo internazionale di 'Indignez-vous' di Stephane Hessel, 93 anni, autore di un libretto di protesta di sole 32 pagine che si e' trasformato in un fenomeno di massa, nel quale racconta l'indignazione della Resistenza ma anche quella di oggi contro le diseguaglianze. Un po' alla volta, tramite i social network ed i blog, il movimento degli 'Indignés' francesi si e' allargato anche ad altre citta' transalpine. Nuove date e luoghi di riunione spuntano ogni ora sul web e ancora oggi viene rinnovato l'appello a mantenere ''l'accampamento permanente'' della Bastiglia con la speranza che lo spirito rivoluzionario contagi davvero anche Parigi e che la protesta diventi ''francese ed internazionale''.