Google finisce nel mirino dell’autorità francese per la concorrenza, che accusa il gigante del web di occupare una ”posizione fortemente dominante” nella pubblicità legata alla ricerche su Internet. Un terreno, quest’ultimo, che rappresenta un vero e proprio far west, visto che ancora non esistono regole in materia.
Su richiesta del governo del presidente Nicolas Sarkozy, l’antitrust di Parigi ha pubblicato oggi un parere, nel quale vengono elencate quattordici ”preoccupazioni” fondamentali – un fatto piuttosto inedito per l’antitrust transalpino – legate al quasi monopolio di Google, che totalizzerebbe oltre il 90% delle ricerche degli internauti.
Tali preoccupazioni riguardano in particolare le clausole di esclusività, inserite da Google nei contratti con i propri inserzionisti per i link sponsorizzati, e la posizione privilegiata del servizio ‘Google maps’ nei risultati di ricerca, che va a scapito di alcuni concorrenti.
L’Autorità non ha però auspicato per il momento una regolamentazione del settore, che potrebbe essere un freno all’innovazione, e non ha ordinato particolari indagini. Solo un abuso di posizione dominante potrebbe far scattare eventuali sanzioni, precisa il gendarme della concorrenza, che per il momento si limita dunque a mettere in guardia il gigante Usa.
”I link sponsorizzati sono una delle molteplici alternative degli inserzionisti per farsi pubblicità. Se il prezzo dei link aumenta, essi potranno orientarsi verso altre forme, online o no, e infatti non esitano ad agire in questo modo”, si difende Google in una nota, aggiungendo: ”Questa è la prova che il settore è dinamico e concorrenziale”.
Il motore di ricerca ha inoltre sottolineato di aver fornito tutte le garanzie necessarie rispetto ai ‘sospetti’ che gli vengono imputati. Il 30 novembre scorso, la Commissione europea ha annunciato l’apertura di un’inchiesta su Google per abuso di posizione dominante, puntando in particolare alle sue attività nella ricerca online e nella pubblicità collegata.
”La Commissione europea – spiegano dall’antitrust di Parigi – è nella migliore posizione per raccogliere i diversi punti di vista che non sono solo francesi ma anche britannici, tedeschi, italiani…”. La scorsa primavera, pressato dall’Antitrust di Roma, Google ha fatto le prime concessioni nella battaglia con gli editori sul motore di ricerca News, garantendo più autonomia nelle scelte sull’indicizzazione delle pagine web e più trasparenza nei contratti pubblicitari.
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