
Gran Bretagna 1 morto da Covid e 25% popolazione vaccinata. Noi 256 morti e 10%. Chi apre per primo? (Foto d'archivio Ansa)
Gran Bretagna 3 maggio 2021 registra un decesso, uno di numero causa Covid. Nello stesso giorno la Gran Bretagna conteggia 51 milioni di vaccinazioni effettuate e il 25 per cento della popolazione immunizzata con due dosi.
Questa Gran Bretagna, con questi numeri epidemici e vaccinali, fissa al 21 di giugno, cioè tra circa cinquanta giorni, l’obiettivo del potersi riavvicinare l’un l’altro senza grande pericolo di contagio. Gran Bretagna quasi senza morti e assai vaccinata immagina tra 50 giorni la fine del distanziamento tra le persone nel durante delle loro pubbliche attività .
Gran Bretagna riapre il 21 giugno, Germania e Francia e coprifuoco
Germania, dove c’è il coprifuoco dalle 22 alle 5, esattamente come da noi, ipotizza di eliminare il coprifuoco. Forse tra una settimana. Ma solo per i vaccinati ci sarà libertà di circolazione e comunque non subito, tra sette-dieci giorni. Francia, dove c’è il coprifuoco più che da noi (comincia alle 19), sta per cadere il divieto di spostarsi in un raggio maggiore di dieci chilometri dalla propria abitazione e residenza. Sta per…
Chi esce per primo?
Italia 3 maggio 2021 registra 256 morti per Covid. Ed ha il 10% della popolazione vaccinata con due dosi e il numero delle vaccinazioni complessive intorno ai 16 milioni. Quindi Italia vaccinata molto meno della metà della Gran Bretagna e con numero morti al momento incomparabile. Quindi Italia nelle medesime condizioni, più o meno, di Germania e Francia quanto a cosiddetto coprifuoco. Ottimismo di governo in Gran Bretagna, governi speranzosi ma più che prudenti in Germania e Francia.
Rischio calcolato, secondo governo, quello di allentare e non di poco le misure anti contagio dal 26 di aprile. Gran Bretagna si dà appuntamento per uscire, per un vero liberi tutti, al 21 giugno. Germania e Francia vanno a incerti passettini. Italia una data non se la dà , se la prende.
Iniziativa popolare
Per iniziativa…popolare l’Italia si sta portando avanti nella disponibilità e impegno a chi esce per primo. Non tanto e non solo le decine di migliaia ad abbracciarsi in piazza per uno scudetto, questo (sia pure in scala minore) succede anche in Gran Bretagna o altrove. E’ nel quotidiano che l’Italia si sta portando avanti, nella quotidiana realtà dei reali comportamenti. Quanto a distanza interpersonale siamo molto avanti agli inglesi, è da giorni che l’abbiamo accorciata. Nei negozi, nei centri commerciali, ovunque.
Tanto che la voce organizzata dei bar ha detto, senza pubblica obiezione, che non prendere caffè al banco è attentato alla cultura italica. Quanto a libertà di spostamenti siamo avanti a francesi e tedeschi, da tempo il coprifuoco alle 22 lo viviamo come fosse un po’ un limite di velocità : si rallenta se vedi l’auto della polizia. E per andare da qua a là e da là a qua c’è sempre un’autocertificazione. Quanto al riunirsi, vedersi e affini, negli ultimi giorni abbiamo accelerato di molto. Feste e cene larghe di gente si vanno moltiplicando.
Resta la mascherina, questa sì, ma nell’ultimo week-end si registra e si osserva un abbassamento di massa quando si è in strada, presto col caldo tornerà l’argomento del non si respira. Per iniziativa popolare ci stiamo portando avanti in Europa quanto all’uscire. Potremmo anche avere ragione fortuna. O forse no.
