Aveva contestato il testamento dei genitori secondo cui il loro patrimonio doveva essere ereditato dalla protezione animali britannica e il tribunale le ha dato ragione. È successo a Leeds, dove si è concluso la causa che ha visto Christine Gill riappropriarsi della fattoria di famiglia del valore di 2.34 milioni di sterline che sua madre, Joyce Gill, aveva lasciato alla Royal Society for the Prevention of Cruelty on Animals (Rspca).
Secondo Christine, docente universitaria, il padre morto nel 1999 aveva lasciato la proprietà in eredità alla madre costringendola a cederla a sua volta alla Rspca. Ma secondo la sentenza del tribunale, Joyce Gill è stata costretta alla decisione che, secondo il giudice, «era contraria al suo volere».
Il giudice James Allen ha stabilito che il padre di Christine ha usato le condizioni psicologiche instabili della moglie, che soffriva di gravi stati d’ansia, per fare pressioni su di lei e obbligarla a firmare il testamento. La donna, secondo le testimonianze, non avrebbe voluto lasciare l’eredità alla protezione animali ma temeva le ritorsioni del marito.
