Fiori e una pagina facebook: gli inglesi piangono il serial killer suicida

Raoul Moat

La Gran Bretagna piange per il killer culturista: con mazzi di fiori posti davanti alla sua casa a Newcastle e un gruppo su Facebook intitolato “RIP Raolu MoatYou Legend” (Riposa in pace Raoul Moat, tu, una leggenda), gli inglesi rendono omaggio a Raoul Moat, culturista e buttafuori di 37 anni, padre di tre bambini, che una settimana fa ha aggredito l’ex fidanzata di 22 anni, ne ha ucciso il compagno e ha accecato un agente di polizia che era intervenuto.

Il premier David Cameron ha condannato ufficialmente l’omaggio collettivo: “Mi sembra assolutamente chiaro che Raoul Moat era un omicidia incallito. Punto. Fine della storia. Non osso comprendere nessun moto, anche piccolo, di solidarietà pubblica per quest’uomo. Ci dovrebbe essere invece compassione per le su vittime e per il caos che ha causato”.

Cameron ha anche invitato i responsabili di Facebook a chiudere la pagina, arrivata a contare 36mila persone., con tanto di insulti alla polizia, ai politici e al Paese in generale.

Facebook si è rifiutato: “Questo è un sito, hanno spiegato i responsabili del social network, dove la gente può esprimere le proprie opinioni in modo aperto. Ad alcuni possono non piacere, ma non è un buon motivo per fermare il dibattito”. Ora però la pagina non è più visibile, cancellata per volere del suo stesso creatore, Shioban Odowd.

Moat soffriva di disturbi psichici, e forse per questo motivo ha riscosso tanto affetto. In passato aveva implorato i servizi sociali di aiutarlo, di mandarlo da uno psichiatra, ma senza risultati. Il 25 febbraio scorso era stato arrestato per aver assalito un bambino, aveva passato qualche mese in prigione e poi era stato rilasciato.

Lo scorso 10 luglio, dopo quasi una settimana di caccia all’uomo in diretta tv, Moat si è tolto la vita.

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Maria Elena Perrero