Il green pass sanitario europeo “sarà pronto a metà giugno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.
Il pass, chiamato ufficialmente Digital Green Certificate (certificato verde digitale) consentirà ai cittadini di viaggiare liberamente e in sicurezza durante la pandemia. Le condizioni sono sempre le stesse: aver ricevuto il vaccino, essere risultati negativi a un tampone o essere guariti dall’infezione. Ecco come funzionerà in Italia il green pass europeo, quando arriva e come ottenerlo.
Il certificato verde europeo dovrebbe arriverà a metà giugno e probabilmente sarà operativo dal 1 luglio. Gli italiani lo avranno sull’App Io, l’app della Pubblica Amministrazione già usata, tra le varie cose, per pagare multe e tasse o per ottenere il cashback di Stato e il bonus vacanze. Non ci dovrebbe essere bisogno di scaricarlo: come fatto sapere dal ministro della Transizione digitale Vittorio Colao, è probabile che arriverà una notifica e chi ha l’App Io potrà visualizzare il certificato da mostrare poi ai controlli.
Il green pass europeo sarà gratuito e redatto in due lingue, quella ufficiale dello Stato che lo rilascia e in inglese, e consisterà in un QR Code contenente i dati essenziali come data di nascita, data e luogo di rilascio, e una firma digitale. Tramite la scansione del codice QR gli addetti ai controlli potranno assicurarsi che il certificato (vaccinale, di guarigione o di test negativo) sia autentico.
In Italia il certificato verde serve oggi per far visita agli anziani nelle Rsa e servirà per partecipare alle feste di matrimonio dal 15 giugno. Allo studio la possibilità di estendere il suo utilizzo per l’accesso agli stadi e in discoteca.
Il certificato verde digitale verrà rilasciato a ogni cittadino UE che ha ricevuto il vaccino anti Covid, è guarito dall’infezione o è risultato negativo al tampone fatto 24 ore prima, e ai suoi familiari, indipendentemente dalla nazionalità. Potranno ottenere il certificato anche i cittadini di Paesi terzi che risiedono in Ue e i turisti che hanno il diritto di viaggiare in altri Stati membri.
Del rilascio del certificato sono responsabili le autorità nazionali attraverso, ad esempio, l’ospedale che ha preso in cura il malato, il centro diagnostico che ha effettuato il test o l’Asl presso cui si è fatto il vaccino.
Per ottenere il pass verde potrebbe non esserci bisogno di aver completato il ciclo vaccinale, perché potrebbe essere valido già 15 giorni dopo aver ricevuto la prima dose. Colao ha detto che il certificato consentirà di viaggiare liberamente in Europa per un anno, ma come ha fatto notare Draghi in Consiglio europeo, “ci sono ancora alcune questioni aperte su cui si dovrà pronunciare l’Ema, in particolare la durata di questo passaporto”.
Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev.