LONDRA – Clara Fielding soffriva di tinnito, un fastidioso ronzio all’orecchio che le rendeva impossibile la vita. Dopo tanti anni di problemi, la donna di 34 anni e madre di due figli sembrava aver trovato una “cura” casalinga al suo problema: sniffare cocaina e bere grandi quantità di vino. Una “cura” che dopo 14 anni l’ha portata alla morte nella sua casa di Bolton, vicino Manchester.
Il Daily Star racconta che la donna è morta lo scorso 22 luglio dopo che aveva smesso di respirare. A dare l’allarme il fidanzato di 41 anni James Goodyear, ma l’arrivo dei paramedici e la corsa al Royal Bolton Hospital si sono rivelate inutili: la Fielding è morta per un attacco di cuore causato dall’abuso di cocaina.
Il fidanzato ha raccontato che Clara soffriva di tinnito, un fastidioso ronzio all’orecchio che non riusciva a far smettere. La donna aveva trovato come unica “terapia” l’assunzione di droghe come la cocaina e l’ingerire grandi quantità di vino. Solo questo sembrava calmarla e rendere i suoi mal di testa meno violenti. Da ormai 14 anni la Fielding assumeva cocaina nel weekend, ma la notte dell’incidente non stava affatto bene. Il fidanzato ha raccontato:
“Non stava affatto bene, ma l’avevo vista in quelle condizioni altre volte. Poi le sue labbra hanno iniziato a diventare blu”.
L’uomo spaventato ha chiamato i soccorsi, ma al loro arrivo per Clara non c’era più nulla da fare. La donna, anche se assumeva dal 2002 piccole quantità di cocaina per far passare quel ronzio, era arrivata come automedicazione a una striscia da 2 mg al giorno e a mezza bottiglia di vino. Delle dosi comunque eccessive, secondo i medici, che hanno portato il suo cuore a fermarsi.