ROMA, 3 SET – Un piccolo comune dell'Inghilterra, Basildon, nell'Essex, rischia di diventare un campo di battaglia a causa dello sgombero di un campo di nomadi irlandesi, deciso dal municipio. I nomadi non vogliono andarsene e centinaia di attivisti per i diritti umani hanno annunciato che andranno a Basildon per opporsi allo sfratto. A favore dei nomadi si sono schierati anche Onu, Consiglio d'Europa, Amnesty International e l'attrice Vanessa Redgrave.
Come scrive il quotidiano The Telegraph, gli irlandesi occupano da anni la fattoria Dale Farm, che è di loro proprietà . Sul terreno però hanno costruito abusivamente e il municipio da dieci anni cerca di far demolire gli edifici senza concessione.
La magistratura ha dato ragione all'amministrazione e a luglio è stata emessa una ingiunzione a demolire i manufatti entro 28 giorni o a lasciare libera l'area. I nomadi però non ne vogliono sapere. "Non ce ne andremo", dice un cartello all'ingresso di Dale Farm.
Lo sgombero è questione di giorni e costerà 8 milioni di sterline (9,1 milioni di euro). Il Comune promette di fornire un alloggio agli sfrattati, circa 240 persone, fra i quali molti bambini. Ma intanto, sui social network è partita la mobilitazione degli attivisti per impedire la cacciata degli irlandesi di Basildon. Secondo la stampa, centinaia di manifestanti arriveranno nel piccolo comune per bloccare gli ufficiali giudiziari. Amnesty International, Onu e Consiglio d'Europa hanno chiesto al municipio di revocare lo sgombero. L'attrice Vanessa Redgrave, ambasciatrice dell'Unicef, ha detto di essere "atterrita che un tale sfratto possa essere compiuto dal nostro governo".
