E’ l’estate del 1974, una ragazza passeggiava sulla spiaggia di Cape Cod con il suo cane quando si imbatte nel corpo di una donna, brutalmente assassinata. La vittima infatti era stata decapitata e aveva le mani mozzate (gli arti non furono mai ritrovati), quel che rimaneva del corpo nudo era stato posto in un telo da mare.
L’identità della donna non fu mai svelata. Uno dei tanti casi irrisolti, il cosiddetto “cold case”, che dopo 36 anni è ancora un mistero per gli investigatori di Provincetown, Massachusetts, che però non hanno mai abbandonato le indagini e continuano a lavora su quella che ormai è conosciuta come la “Signora delle Dune”.
Sono passati molti anni ma ancora non si riesce a dare un nome alla vittima e all’assassino. Pochi giorni fa il capo della polizia Jeff Jaran, che non si è ancora arreso dopo tanto tempo, ha diffuso nuove immagini frutto del duto lavoro degli specialisti di medicina legale. Insieme con il Centro per i casi di bambini scomparsi e con l’ausilio di un software il team ha creato un ritratto realistico della donna partendo dal cranio ritrovato nel 1974.
“Dunes è probabilmente uno dei casi irrisolti più famosi del paese-  ha detto Jaran – Abbiamo lavorato tanto e adesso speriamo che le nuove immagini, rese pubbliche, ci portino all’identificazione della donna.”
La Signora delle Dune, di un’età  compresa tra i 25 e i 40 anni, aveva capelli lunghi rossi o ramati e aveva una corporatura atletica. L’analisi dell’arcata dentale aveva rilevato che la donna aveva speso migliaia di dollari  per per lavori odontoiatrici.
A un certo punto gli investigatori pensavano che fosse Rory Gene Kesinger, una rapinatrice di banche che erano fuggita da un carcere regionale, ma i risultati del Dna non coincidevano con quelli della vittima di Cape Cod.
Adesso con le immagini in 3d la polizia crede di riuscire a chiudere il caso Dunes e dare una famiglia a quel corpo che da oltre 30 anni riposa senza nessuno che lo pianga in un tranquillo cimitero.
