ROM – A 19 anni dalla guerra in Bosnia, il monte Trebevic, che sovrasta Sarajevo, da dove i cecchini serbi negli anni '90 sparavano sui concittadini bosniaci e croati, sta cambiando volto: da oggi e' una realta' il Centro Multimediale per il Dialogo, costruito da Napredak (la maggiore associazione culturale di Bosnia Erzegovina), con il contributo del governo croato e del Movimento Cristiano Lavoratori (che vi ha destinato una parte dei fondi raccolti con il 5×1000).
La struttura, di 970 metri quadri, e' situata a 7 km da Sarajevo, a 1300 metri di altezza, ed e' dotata di 40 posti letto e varie sale destinate a ospitare seminari, conferenze, eventi culturali e artistici, convegni, occasioni di aggregazione di dialogo fra i giovani di diversa etnia, cultura, religione. Questa mattina si e' tenuta l'inaugurazione, cui hanno preso parte oltre al presidente del Mcl Carlo Costalli e al presidente di Napredak Franjo Topic, anche diverse personalita' del mondo ecclesiale e istituzionale: il cardinale Vinko Puljic, il sindaco di Sarajevo Alija Behemen, il rappresentante del governo della Bosnia Erzegovina Bakir Izetbegovic, il vicepresidente del governo della Croazia Slobodan Uzelac, il presidente della Federazione di Bosnia Erzegovina Zivko Budimir e molti altri.
''Oggi abbiamo scritto una pagina di una storia destinata a proseguire nel tempo'' ha detto Costalli intervenendo all'inaugurazione. ''Il dialogo non e' solo questione di parole, ma di comportamenti e costruzione di opere, come questo centro per il dialogo, come pure di scuole, di centri per la formazione dei giovani, di iniziative per l'educazione e per la pace''. ''Qui dove prima c'era la linea di confine – ha aggiunto Topic – diventera' la linea dell'unione''. Oggi, inoltre, Napredak e Mcl hanno siglato un accordo di cooperazione e Mcl, che da oggi e' diventato un membro collettivo di Napredak, ha ricevuto un premio speciale per il supporto alla realizzazione di questo ed altri progetti di pace.
