Non solo Italia. In questi giorni le fiamme stanno divorando anche altre zone d’Europa. In Spagna sono bruciati 15.000 ettari di campagna, soprattutto in Aragona dove sono andati carbonizzati 10.000 ettari. Un pompiere 47enne di Teruel è morto nell’incidente del camion su cui si trovava proprio a causa delle fiamme. Una nuova vittima che porta a cinque il bilancio dei morti in Spagna in questa settimana, dopo le quattro vittime martedì scorso in Catalogna.
Anche la Corsica del Sud continua a bruciare. Tre immensi incendi si sono sviluppati da ieri nell’isola e uno solo, quello vicino alla valle di Ortolo, è stato stamane bloccato. Le fiamme hanno già distrutto 3.600 ettari di foresta e cinque vigili del fuoco sono rimasti feriti.
A Peri, vicino ad Ajaccio il fuoco si continua ad espandere costringendo i pompieri al soccorso “casa per casa”. L’autostrada da Bastia ad Ajaccio è stata al momento interrotta. Si sospetta la natura dolosa degli incidenti nell’isola dove sono al lavoro tredici aerei di cui sette Canadair.
Diversi focolai di incendio sono divampati da ieri anche in Grecia, prevalentemente nella penisola del Peloponneso e sull’isola di Evia, distruggendo foreste e campi. Roghi anche in Portogallo e Turchia, ma i vigili del fuoco sono riusciti a controllarli prima che facessero troppi danni.
Infine Un vasto incendio nelle foreste del British Columbia, nel Canada occidentale, ha costretto 2.200 persone a lasciare le proprie abitazioni per sfuggire alle fiamme. Altre ventimila persone sono in preallarme.