Si inchiodò lo scroto sulla Piazza Rossa: Pyotr Pavlensky rischia il carcere

Pyotr Pavlenksy sulla Piazza Rossa a Mosca

MOSCA – Pyotr Pavlensky rischia il carcere. L’11 novembre si era inchiodato lo scroto sul pavimento della Piazza Rossa, davanti al Mausoleo di Lenin, in pieno centro a Mosca. Era una performance artistica, secondo lui: “Una metafora dell’apatia, dell’indifferenza politica e del fatalismo della società russa contemporanea”. Fatta nel giorno dedicato alla Festa della Polizia. Ma la giustizia russa non la pensa così, e ha aperto un procedimento penale per teppismo.

In realtà nel mondo artistico la performance ha riscosso apprezzamenti. Secondo il critico teatrale Kirill Serebrennikov quello di Pavlensky, 29 anni, di San Pietroburgo, è “un potente gesto di disperazione assoluta”.

Pavlensky non è nuovo ad atti artistico-dimostrativi del genere. Nel 2012 si era cucito le labbra in sostegno al gruppo punk-rock femminile Pussy Riot.

In quel caso il tribunale Tverskoi di Mosca aveva passato il caso alla corte di Kitaj Gorod, il quartiere della Piazza Rossa.

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Maria Elena Perrero