La giustizia francese ha riconosciuto per la prima volta ”l’esistenza di un danno penale” nel quadro del disastro aereo nel volo Rio-Parigi dell’Air France, aprendo così la strada al versamento di una parte degli indennizzi alla famiglia di una delle vittime, senza attendere la fine delle indagini.
La commissione per i risarcimenti delle vittime di infrazioni penali del tribunale di Tolone, nel sud della Francia, ha infatti considerato di poter versare una parte dell’indennizzo equivalente a 20mila euro alla famiglia di una hostess, in quanto ”la coesistenza tra precedenti malfunzionamenti e il malfunzionamento nella notte del crash relativo alle due sonde Pitot” bastano per dedurre ”l’esistenza di un danno penale che caratterizza il reato di omicidio involontario”.
Sempre secondo il tribunale, in questo contesto, non è ”necessario nè opportuno attendere i risultati delle indagini penali”. La commissione ritiene quindi che il fondo di garanzia per le vittime debba versare 10mila euro al fratello e 10mila euro al padre della vittima. Fino ad oggi, la giustizia francese non ha mai considerato che ci potesse essere un malfunzionamento che equivalesse a un reato penale.
