LONDRA – Se l‘Inghilterra vince o perde le partite più uomini picchiano le mogli, ma il calcio non scatena la violenza in caso di pareggio. Almeno stando ai dati della polizia inglese.
I numeri mettono a confronto le denunce per violenza domestica durante in mondiali del 2010 con le cifre dell’anno prima, sempre nello stesso periodo quando invece non c’erano partite importanti per la nazionale britannica
Il giorno in cui l’Inghilterra ha battuto la Slovenia il numero di violenze è cresciuto del 27%, mentre la sera in cui ha perso 4-1 contro la Germania del 29%. Colpa della troppa birra? Forse.
“L’andamento a livello nazionale è molto significativo”, ha spiegato Allan Brimicombe, statistico e capo del Crime and Justice Statistics Network. “Questi picchi non sono casuali”.
“La vittima comunque non è sempre la donna”, dice ancora Mark Brooks, a capo di Mankind, un’associazione a difesa degli uomini vittime di abusi. “A volte anzi è lei che impedisce a lui di guardare la partita, anche con la forza. E comunque la violenza può essere anche psicologica, per esempio attraverso ricatti morali che giocano sulla passione calcistica dell’altro”.