Irlanda del nord, inchiesta britannica: “Bloody sunday” fu omicidio colposo

Saranno processati per omicidio colposo i militari britannici coinvolti nel massacro passato alla storia come ‘Bloody Sunday’ (‘Domenica di Sangue’), nella città di Derry, Irlanda del Nord, il 30 gennaio del 1972, in cui morirono 14 persone. Lo rivela oggi il Guardian anticipando il rapporto conclusivo dell’ultima inchiesta sull’accaduto, la cui pubblicazione ufficiale è attesa per il prossimo martedì, che, durata 12 anni, è la più lunga inchiesta pubblica della storia giudiziaria britannica.

Quella domenica del ’72, a Derry, il 1° Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico aprì il fuoco contro una folla di manifestanti per i diritti civili. Tredici persone rimasero uccise, la quattordicesima vittima morì quattro mesi più tardi per le ferite riportate. Molti testimoni affermarono che i manifestanti colpiti erano disarmati.

Una vicenda che è ancora tra gli episodi più controversi della storia recente del Regno Unito e un passaggio chiave nei rapporti con l’Irlanda del Nord, come per la storia e le attività dell’Ira.

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