In Italia il record europeo delle rapine in banca: il 42% del totale

Primato all’Italia, fra i Paesi europei, per le rapine in banca: nel 2009 ce ne sono state 1.744, il 42,02% del totale di 4.150 in Europa. Mediamente nel nostro Paese c’e’ una rapina ogni 15-20 sportelli, aggressioni che coinvolgono almeno 50mila persone fra dipendenti e clienti. E nonostante il fenomeno sia in flessione da un paio d’anni, resta di dimensioni importanti. E fra le cause c’e’ l’alta circolazione di contanti.

I dati dell’Osservatorio nazionale della Fiba Cisl – illustrati oggi nel convegno ”Il rischio rapina, un nuovo orizzonte per la sicurezza in banca” – indicano per il 2010 l’incidenza delle rapine italiane sullo stock europeo in discesa, ma a livelli prossimi al 45% se proiettati su base annuale al 31 dicembre 2010. Inoltre, fra le citta’ italiane viene segnalato un aumento consistente delle rapine a Pescara, Napoli, Milano, Torino, Perugia e Verona. Ma anche a Lecce, Sassari e Treviso. Roma e’ stazionaria ma nel 2009 era cresciuta del 20% sul 2008.

Nei primi mesi di quest’anno prosegue la flessione cominciata nel 2008, dopo circa otto anni ininterrotti di crescita. I primi riscontri per il 2010 prefigurano un calo tendenziale nazionale del 15% con caratteristiche disomogenee sul territorio: diminuiscono in tutte le regioni ad eccezione di Campania, Marche, Piemonte e Veneto; Umbria e Puglia sono stazionarie. In Italia, le rapine non riuscite sono inferiori al 10% del totale a differenza di percentuali piu’ alte dei Paesi europei. Mentre nel 2000 le rapine in Europa erano state 8.660 in Italia ne erano state compiute 2.464; nel 2008 si erano ridotte rispettivamente a 4.726 e 2.160 mentre l’anno scorso sono state stimate in 4.150 in Europa e 1.744 in Italia.

Secondo lo studio, ”il fenomeno, rapportato all’Europa, ha dimensioni patologiche. Infatti, dal 2000 al 2007 si caratterizza per una riduzione in ambito europeo e per la conseguente crescita in Italia. Dal 2007 le tendenze si sono allineate ma resta un gap importante che va recuperato”. L’Osservatorio spiega, poi, che ”in Italia la maggior parte delle rapine in banca viene effettuata con una intimidazione diretta”, anche ”sequestrando i familiari del dipendente e tenendoli in ostaggio sino al termine della stessa”.

Nei bancari produce assenteismo, bassa produttivita’, difficolta’ di concentrazione, disturbi del sonno, stati d’ansia e complicazioni nella vita di relazione, irritabilita’. La rapina, ha evidenziato il segretario nazionale della Fiba Cisl Alessandro Spaggiari, ”e’ una situazione di emergenza perche’ i lavoratori sono esposti a un pericolo grave e immediato. Dal primo agosto prossimo l’imprenditore deve valutare obbligatoriamente anche lo stress conseguente e le sue implicazioni”. Per il segretario generale della Fiba Cisl, Giuseppe Gallo, il problema e’ attuare ”il cambiamento culturale, che presuppone una consapevolezza, da parte di aziende, organizzazioni sindacali e singoli lavoratori, del nuovo ruolo istituzionale che sono chiamati rispettivamente ad assumere”.

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