Kiev, Yanukovich rimosso dal Parlamento: “E’ un golpe, opposizione come nazisti”

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KIEV – Il Parlamento di Kiev ha votato a favore della richiesta di impeachment nei confronti del presidente ucraino Viktor Yanukovich. Una decisione che comporta l’immediata decadenza dalle funzioni di capo dello Stato. Ma Yanukovich non molla e da Kharkiv, città dell’Ucraina orientale russofona, rilancia e attacca: “Non mi dimetto, è in corso un colpo di Stato simile alla crisi politica che avvenne in Germania con l’ascesa dei nazisti” afferma alla tv locale Ubr. Il Parlamento ha fissato anche le elezioni anticipate per il 25 maggio.

Da sabato mattina Kiev è in mano agli attivisti. Gruppi dell’opposizione hanno preso il controllo del Parlamento, della sede del Consiglio dei ministri e di quella dell’amministrazione presidenziale. Secondo Andriy Parubiy, comandante delle forze antigovernative, “l’opposizione ha preso il controllo di tutte le sedi del governo”.

Quasi in contemporanea Yulia Tymoshenko è uscita dall’ospedale di Kharkiv. La sua liberazione immediata del simbolo della Rivoluzione Arancione (agli arresti dal 2011) è stata approvata dal Parlamento sabato, il giorno dopo la firma dell’accordo tra governo e opposizione, a circa tre mesi dall’inizio delle manifestazioni in Ucraina.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il presidente russo, Vladimir Putin, concordano sulla necessità di “attuare rapidamente l’accordo politico raggiunto a Kiev”. Durante un colloquio telefonico i due capi di Stato hanno sottolineato “l’importanza di stabilizzare la situazione economica, avviare le riforme necessarie e fare in modo che tutte le parti si astengano da ulteriori violenze”.

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Alessandro Avico