Kosovo: traffico organi, Serbia presenta risoluzione all'Osce

BELGRADO – La Serbia ha presentato oggi all'Assemblea parlamentare dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), riunita da ieri e fino a domenica a Belgrado, un progetto di risoluzione in cui si chiede un'inchiesta completa e indipendente sotto l'egida dell'Onu sul traffico di organi umani avvenuto in Kosovo alla fine degli anni novanta.

''Noi vogliamo che, con metodi democratici, venga fatta giustizia per coloro che sono morti in quel modo orribile'', ha detto la deputata Gordana Comic, membro della delegazione serba all'Assemblea parlamentare dell'Osce.

A occuparsi del progetto di risoluzione presentato dalla Serbia sara' il comitato dell'Osce per la democrazia, i diritti umani e le questioni umanitarie. Nel documento si chiede all'Assemblea parlamentare dell'Osce di raccomandare il rapido avvio di una ''inchiesta internazionale completa e indipendente sotto l'egida e il mandato dell'Onu sul prelievo e il trapianto di organi umani in Kosovo'' durante e dopo il conflitto armato del 1998-1999.

Le accuse su tali traffici di organi umani in Kosovo sono contenute in un rapporto del parlamentare svizzero Dick Marty approvato lo scorso gennaio dal Consiglio d'Europa. In esso si afferma che a mettere in atto il traffico di organi furono i militanti indipendentisti albanesi dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) ai danni di prigionieri serbi. A essere chiamato in causa e' stato fra gli altri l'attuale premier kosovaro Hashim Thaci, che alla fine degli anni novanta era tra i capi dell'Uck.

Lo stesso Dick Marty dovrebbe essere a Belgrado sabato prossimo per partecipare al dibattito sulla risoluzione presentata dalla Serbia, come ha riferito oggi Riccardo Migliori, capo della delegazione italiana e vicepresidente dell'Assemblea parlamentare dell'Osce in corso di svolgimento a Belgrado.

La Serbia, favorevole a una indagine sotto l'egida dell'Onu – come avvenuto finora per tutti gli altri crimini di guerra commessi sul territorio della ex Jugoslavia – ha criticato l'iniziativa di Eulex, la missione europea in Kosovo, che il mese scorso ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro per indagare su tale questione.

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