PRISTINA/BELGRADO, 9 OTT – La Ue ha proposto che il dialogo fra Belgrado e Pristina, sospeso dopo gli incidenti di fine settembre nel nord del Kosovo fra militari Nato e manifestanti serbi, riprenda il 14 ottobre. Lo ha detto il capo negoziatore kosovaro Edita Tahiri.
Citata dai media, Tahiri ha detto che la parte kosovara prendera' una decisione dopo i colloqui in programma domani con il mediatore Ue Robert Cooper, e a fronte dell'assicurazione che nei negoziati non si parlera' di questioni politiche ma solo di problemi di natura tecnica inerenti la vita quotidiana della popolazione. A questo riguardo, la responsabile kosovara ha sottolineato come il dialogo si sia interrotto proprio per il tentativo di Belgrado di parlare di tematiche politiche, come e' quella dei posti di frontiera con la Serbia nel nord del Kosovo.
''La posizione del Kosovo su questo e' molto chiara, noi non intendiamo parlare di temi politici'' nel dialogo con Belgrado – ha sottolineato Edita Tahiri. Il capo negoziatore serbo Borislav Stefanovic, dopo i colloqui dei giorni scorsi con Robert Cooper, aveva detto da parte sua che il dialogo con Pristina potra' riprendere dopo la soluzione del problema legato ai due posti di frontiera di Jarinje e Brnjak, controllati da poliziotti e doganieri kosovari albanesi, appoggiati da Eulex e Kfor. Una situazione questa che Belgrado non accetta.