La pop star tedesca Nena, 49 anni, famosa per il brano “99 Luftballons”, ha dichiarato al giornale Bild di aver aderito da pochi giorni alla setta “Damanhur” e racconta di essere molto affascinata dallo stile di vita praticato dagli adepti.
“Damanhur” è stata fondata nel 1975 da Oberto Airaudi: la sua sede principale si trova in Piemonte a 40 chilometri a nord di Torino nella valle di Vidracco.
Gli abitanti vicini a “Damanhur” hanno paura dei 700 membri che hanno costruito una vera e propria città sotto alle montagne. Più che una setta, a detta del fondatore “Damanhur” sarebbe una federazione che si struttura nei boschi coltivando i campi, gestendo fattorie e presso aziende che prevedono laboratori artistici, scuole e giornali, oltre a qualche decina di altre attività economiche e di servizio. La Federazione utilizza anche una moneta alternativa, chiamata “Credito damanhuriano” e un linguaggio segreto che solo i membri possono capire.
Malgrado la paura che aleggia intorno al gruppo, «il tempio è oggi un’attrazione turistica» – spiega un abitante di un paese vicino. La strada per la “Città della Luce” è un vicolo stretto recante sulla porta d’ingresso la scritta “Nazione di Damanhur.” «Quello che c’è qui è un mondo meraviglioso in cui tutti possono essere come vogliono, non ci si nasconde nulla» – racconta un portavoce.
Ma l’ingresso nel tempio segreto è negato a quelli che non sono dei discepoli perché non si vuole svelare il grande segreto della macchina del tempo. Inventata dal fondatore Airudi, la macchina del tempo consentirebbe ai fortunati viaggiatori tour a ritroso nelle varie epoche, con una sola limitazione piuttosto curiosa: questa macchina del tempo non può trasportare l’abbigliamento, bisogna entrarci nudi.
Racconta l’avvocato Pietro Coticoni, 72 anni, che ha assistito alcune vittime di Damanhur: «Le donne soccombono al guru sessualmente. La setta rende le persone psicologicamente dipendenti».
Auguri Nena, in campana.
