Sorpresa alla vigilia del Primo Maggio in Germania: la Mezzaluna ha proclamato il Califfato ad Amburgo invocando la dominazione islamica. La guerra a Gaza agita sempre più l’Europa. Il sogno di tanti islamisti che vivono in Germania (sarebbero 27.480 secondo gli ultimi dati risalenti al 2022 dell’Ufficio stampa Federale per la protezione della Costituzione). Insomma, l’agenzia di intelligence interna. Di più: 11.000 del totale vengono attribuiti al Salafismo, cioè alla scuola di pensiero Sunnita Hanbanita. In altri termini il movimento che vuole ricreare le condizioni in cui visse e agì il profeta Maometto (settimo secolo). I Salafiti vogliono un ritorno “alle fonti”; vogliono dar corso a una nuova interpretazione autentica dei dati coranici e delle Tradizione etico-giuridica. È il caso di ricordare che il movimento è anti occidentale.
I numeri conosciuti diffusi dalla Polizia tedesca risalgono al novembre 2023. E sono numeri inquietanti. In Germania ci sono 487 pericolosi seguaci dell’Islam radicale, di cui 90 in carcere, 216 a piede libero e 181 all’estero. Il 27 aprile di quest’anno si sono riversati nelle strade del quartiere di Sankt Georg ad Amburgo. Ben 1.100 estremisti hanno sfilato per la città inneggiando al califfato come “ soluzione” e denunciando “ una dittatura dei valori in Germania” dove l’Islam sarebbe oggetto , dicono, di fobia e falsa rappresentazione. Gli estremisti hanno fatto la voce grossa . Hanno chiesto che il governo tedesco smetta di sostenere Israele nella guerra contro Hamas. Sul palco degli islamisti è stato invitato Joe Adade Boateng, un 25enne di Amburgo che si fa chiamare Raheem e su TikTok ha circa 20.000 follower a cui veicola messaggi radicali. Il “tribuno Joe” ha infiammato la piazza suscitando molta preoccupazione e la condanna della ministra dell’Interno Nancy Faeser che ha detto:” È difficile sopportare una tale manifestazione islamista nelle nostre strade”. Ha poi aggiunto: “Nessuna propaganda terroristica per Hamas, nessuno slogan di odio contro gli ebrei, nessuna violenza”. Parole che si scontrano con la realtà della mobilitazione dei musulmani radicali in corso. Amburgo è diventato il centro della agitazione islamista.
Non solo Amburgo. Ora c’è Colonia che sarebbe diventata la città simbolo della sconfitta della civiltà occidentale contro l’islamizzazione. Insomma: dalla venerazione dei Re Magi – antica tradizione in Germania – i tedeschi temono il passaggio ai Muezzin, al “prete dei musulmani”. E non hanno dimenticato che proprio il presidente turco Erdogan, il 21 novembre 2021, ha affermato proprio a Colonia che “l’egemonia occidentale è finita, è durata secoli, ma è finita”. Nelle stesse ore le moschee di Colonia ottenevano il permesso di chiamare i fedeli alla preghiera ogni venerdì. Ormai molti residenti a Colonia sono musulmani e nei paesi a maggioranza musulmana, un muezzin chiama i fedeli alla preghiera 5 volte al giorno. Sulla “Bild”, il giornalista Daniel Kremer ha ricordato che molte delle moschee di Colonia sono state finanziate e sono dirette dal presidente turco “un uomo che si oppone ai valori liberali della nostra democrazia; dunque è sbagliato equiparare le campane delle chiese con la chiamata alla preghiera islamica”. La Germania si sta rapidamente scristianizzando. Tra 20 anni i cristiani praticanti “diventeranno una minoranza” come ha riportato “Die Welt”. Un problema anche nostro.