PARIGI – L'''ingenuita''' della societa' norvegese e' ''piu' grave'' del massacro commesso da Anders Brievik, che e' stato un ''incidente'': con queste parole Jean Marie Le Pen, storico leader del Fronte Nazionale d'estrema destra francese, mette in profondo imbarazzo la figlia Marine Le Pen, leader del partito dallo scorso gennaio, in corsa per le presidenziali del 2012.
Esprimendosi come ogni settimana sul sito web del Fronte Nazionale, il padre Jean Marie, presidente onorario del Fn, ha guastato le feste alla bionda Marine, che nei giorni scorsi aveva duramente condannato la strage di Oslo e Utoya e ha sospeso dal partito un candidato che aveva tracciato l'apologia di Brievik, paragonandolo a Carlo Martello.
In un intervento 'postato' sul sito internet del partito, Le Pen padre parla della Norvegia, ''un piccolo e simpatico Paese'', afferma, che pero' ''non ha saputo capire la portata del pericolo mondiale che rappresentano l'immigrazione di massa, che e' la causa principale, pare, nello spirito di questo pazzo assassino (Breivik), ma anche del terrorismo, che e' un fenomeno mondiale''. Poi le parole piu' controverse: ''La situazione – dice ancora Le Pen – mi sembra grave non tanto per questo incidente di un individuo, che preso dalla follia, eventualmente passeggera, si mette a massacrare i suoi concittadini. Cio' che mi pare grave e che dimostra tutta questa vicenda – conclude Le Pen – e' l'ingenuita' e l'inazione del governo norvegese''. ''Ma lo sapete che i poliziotti della Norvegia non sono armati'', conclude Le Pen.
