BRUXELLES – Le vittime degli stalker, degli ex partner molesti, dei violenti che vogliono distruggerle fisicamente o moralmente saranno protette in tutta Europa. Cosi', se fino ad oggi la protezione cessava quando una vittima si spostava in un altro Paese Ue, ora potra' fare domanda di protezione in ogni Stato comunitario in cui decide di risiedere.
Oggi infatti, la commissione liberta' civili, giustizia e affari interni e la commissione diritti della donna dell'Europarlamento, hanno approvato all'unanimita' l'Ordine di protezione europeo, provvedimento che aveva gia' ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri dell'Ue lo scorso 27 settembre. In quell'occasione il ministro della Giustizia Nitto Palma aveva definito la decisione ''cosa estremamente positiva''.
Oggi il vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli (Pdl), lo ha definito ''un passo avanti verso la costituzione di un reale spazio europeo di sicurezza e giustizia, priorita' fondamentale dell'Ue. Uno strumento efficace e comune a tutti i 27 Stati membri''. Inoltre – ha aggiunto – le nuove misure sono volte a tutelare con particolare attenzione tutte quelle situazioni di violenza che coinvolgono i soggetti piu' vulnerabili quali donne, minori e vittime di reati odiosi come tratta e sfruttamento''.
Il provvedimento riguarda gli ordini di protezione emessi in seguito a processi penali. Scopo della nuova normativa Ue e' di garantire una protezione contro i comportamenti che possono mettere in pericolo ''la vita, la liberta' o minare l'integrita' psicologica, fisica o sessuale'' delle vittime di stalking o di minacce criminali. Tra le misure di protezione c'e' anche l'obbligo di non avvicinare le vittime, di non frequentare le loro zone di residenza o lavoro, di non contattarle con alcun tipo di corrispondenza, telefonicamente o per via elettronica.