Da un’indagine della ONG Compassion in World Farming è emerso che le scrofe degli allevamenti europei compresi quelli che producono il prosciutto di Parma e di Bayonne, sono chiuse nelle gabbie e sottoposte a “crudeltà“.
Secondo quanto riportato da Independent, in tutta Europa le scrofe trascorrono quasi metà della loro vita adulta chiuse nelle gabbie in condizioni terribili di sofferenza e spesso giacciono nei loro stessi escrementi.
L’orrore che si nasconde dietro gli allevamenti di maiali
L’indagine ha esaminato 16 allevamenti in Italia, Spagna, Francia e Polonia e ha scoperto che le scrofe trascorrevano quasi la metà della loro vita adulta in gabbie che impediscono praticamente tutti i movimenti a parte stare in piedi sulle zampe o a terra.
Da un video emerge che a causa delle dimensioni della gabbia le scrofe non sono in grado di nutrire adeguatamente i loro piccoli. Il gruppo ha spiegato che a causa della frustrazione le scrofe ricorrono a comportamenti anomali, come ad esempio mordere le sbarre.
La ONG britannica per il benessere degli animali e l’ambiente ha dichiarato che avrebbe inviato una sintesi dell’indagine ai ministri dell’agricoltura di tutta Europa.
Commissione UE e lo stop alle gabbie negli allevamenti
Nel 2021, la Commissione europea si è impegnata a introdurre una legislazione per vietare le gabbie per un certo numero di animali da allevamento, comprese le scrofe. L’impegno è stato preso in risposta all’iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age” – guidata da Compassion in World Farming e altre ONG – che ha raccolto 1,4 milioni di firme da sostenitori in tutta l’UE per vietare l’uso delle gabbie per gli animali d’allevamento dell’UE.
Compassion in World Farming stima che ogni anno nell’UE vengano allevate 11 milioni di scrofe e che circa l’85% di esse sia in gabbia. Ha affermato che il governo britannico dovrebbe introdurre nuove leggi per porre fine all’uso delle gabbie per tutti gli animali allevati nel Regno Unito.
“È probabile che le persone che pagano un sovrapprezzo per prodotti come i prosciutti di Parma e Bayonne rimarranno scioccate scoprendo che questi prodotti “di qualità superiore” provengono da allevamenti che rinchiudono crudelmente gli animali nelle gabbie”, ha affermato Sarah Moyes, Manager di Compassion in World Farming.
Ha aggiunto: “Sono costretti a vivere miseramente, in modo inimmaginabile”. The Independent ha tentato di contattare i referenti del prosciutto di Parma e di Bayonne.