Protesta pacificamente contro la guerra in Iraq davanti a Westminster dal 2001, mercoledì Brian Haw è stato arrestato con l’accusa di intralcio alla pubblica sicurezza. Non è l’iniziativa in sè a dare noia al Governo inglese, piuttosto il fatto a Haw negli anni si sono unite al presidio altre persone tanto che davanti al Parlamento oggi ci sono una trentina di tende. L’arresto di Haw e di un’altra manifestante, Barbara Tucker, è quindi la prima mossa dell’amministrazione londinese per chiudere il sit-in permanente e recentemente battezzato “Accampamento per la democrazia”.
Danneggiano la piazza e spaventano i turisti, si è giustificato il sindaco Boris Johnson, ma i due arresti non gli sono bastati e ora vuole ottenere una sentenza in tribunale contro i presidi permanenti. Intanto i manifestanti hanno fatto sapere di essere pronti a rispondere alle accuse del sindaco e difendere anche in corte il loro diritto a protestare pacificamente.
La decisione del sindaco ha suscitato anche le ire delle organizzazioni inglesi per i diritti civili. Per Shami Chakrabarti, direttore dell’associazione Liberty «è molto triste vedere che nel giorno in cui si dovrebbe celebrare la democrazia britannica, il dissenso pacifico viene zittito». E Jenny Jones, consigliere comunale dei Verdi a Londra, ha commentato: «Il sindaco parla molto di libertà, ma dev’essere che per lui la libertà va bene quando è esercitata da quelli come lui, ma non da quelli che la pensano differentemente».
