LONDRA – Lo scandalo delle intercettazioni da parte dei tabloid del gruppo di Rupert Murdoch dilaga: anche il conto il banca di Kate Middleton prima del matrimonio con il principe William fu 'hackerato' da un investigatore privato che lavorava per per News of the World, il domenicale di News International al centro delle polemiche.
Jonathan Rees, che era anche al soldo del rivale gruppo Mirror, era riuscito a entrare nel conto di Kate nel 2005, quando la Duchessa era già legata al futuro marito e secondo nella linea di successione al trono. Altri bersagli di alto profilo del detective, che in marzo è stato prosciolto dall'accusa di aver assassinato a colpi d'ascia in testa il capo della agenzia di 'private eyes' per cui lavorava, includono l'ex premier Tony Blair, l'ex ministro degli esteri Jack Straw, il portavoce di Blair Alastair Campbell, il principe Edoardo e la moglie e il duca e la duchessa di Kent, parenti della regina.
In una vicenda approdata alla Camera dei Comuni con ingredienti da thriller come i legami del detective con la massoneria e il giallo di sangue, Rees aveva spiato anche l'allora governatore della Banca d'Inghilterra Eddie George accaparrandosi i dati del suo mutuo per la casa e l'ex capo di Scotland Yard Lord Stevens al pari dell'attuale vice capo della polizia di Londra John Yates che per 19 mesi ha coordinato l'inchiesta sulle intercettazioni.
Lo scandalo delle intercettazioni pareva essere arrivato al capolinea dopo l'offerta da parte del gruppo di Murdoch di risarcire alcuni indagati illustri: proprio ieri l'attrice Sienna Miller aveva accettato le scuse di News International accompagnato da un congruo assegno di centomila sterline.