ROMA – ''Si avverte una forte tensione in queste ore a Londra ma non ho notato un aumento di poliziotti nelle strade per fronteggiare la rivolta, che secondo me e' frutto della cattiva gestione della crisi economica da parte del governo e di un diffuso malcontento nei confronti della polizia''. Livia Giuggioli Firth, moglie italiana dell'attore Colin Firth, premio Oscar come miglior attore protagonista per 'Il discorso del Re', e' rientrata per lavoro da due giorni a Londra e racconta al telefono la situazione nella capitale britannica.
''Ho appena terminato un incontro di lavoro vicino a Notting Hill, dove la situazione e' apparentemente tranquilla, ma ne ho dovuti cancellare altri due: uno in centro ed uno ad Hackniy, per non correre rischi'', racconta Livia, documentarista e imprenditrice nel settore delle energie rinnovabili.
''Comprendo la protesta, ma non la violenza'', premette Livia, secondo la quale ''da tempo covava una rabbia nei confronti della polizia da parte dei piu' giovani, dopo la risposta violenta alle ultime manifestazioni studentesche, quando gli agenti hanno 'sequestrato' per ore gli studenti in strada con la tecnica del 'netting', impedendogli perfino di bere o di andare al bagno. Poi, certo, il coinvolgimento dei vertici di Scotland Yard nello scandalo dei giornali di Murdoch ha ulteriormente agitato gli animi, specie dei piu' giovani e dei meno informati''.