LONDRA, 16 SET – Nove metri quadri calpestabili più un letto matrimoniale – e così ne aggiungiamo altri quattro – ricavato sopra il bagnetto. E' il Lux Pod, l'ultima frontiera del microappartamento – ma messo benissimo – londinese.
Il quartiere, d'altra parte, è sciccosissimo: South Kensington. Ovvero il parco giochi dei ricchi globali. In tutto fanno 14 metri quadri affittabili a 777 sterline alla settimana. Un affare, a quanto pare.
"Molte persone lo hanno trovato più grande di quanto si aspettassero", dice Judith Abraham, l'architetto che ha ristrutturato – ingrandendolo – questo sgabuzzino del 19esimo secolo.
L'appartamentino, descritto come "una stanza di lusso sull'hotel razzo in viaggio per Marte", è infatti pieno zeppo di gadget hi-tech e soluzioni salva-spazio.
Tanto per cominciare, flat screen d'ordinanza e telefono Bang&Olufsen. Quindi persiane elettriche, luci regolabili e sistema hi-fi integrato. Poi riscaldamento integrato nel pavimento.
Il pezzo forte, però, è la cucina in alluminio da 25mila sterline che, grazie al ripiano scorrevole di copertura, si trasforma anche in bar per la colazione.
"Una della possibili applicazioni è di usare questi Luxury Pod in boutique hotel o persino in un intero piano di alberghi convenzionali", spiega Abraham.
Affittato per tre notti, d'altra parte, il Pod verrebbe a costare 130 sterline a notte. Un prezzo molto competitivo per la zona e per la capitale britannica in generale.
"Leggo che il bagno è considerato come la toilette più piccola in circolazione", conclude l'architetto, "ma in realtà non è poi così minuscola".
Il Lux Pod è uno degli edifici aperti al pubblico in occasione del festival di architettura Open House London.