LONDRA – I corpi delle persone che si tolgono la vita sulla rete metropolitana di Londra sono spesso conservati in ripostigli o magazzini degli addetti alle pulizie fino a quando un becchino può passare a raccoglierli. E’ la rivelazione shock di un nuovo documentario in onda su Channel 4, in Inghilterra.
Circa 50 persone l’anno si uccidono nella metropolitana di Londra. La media è di circa uno a settimana. La tragedia di un singolo, nel giro di un istante è in grado di creare ore di caos e disagi per milioni di altri passeggeri. Quindi, per cercare di far tornare la rete di trasporto attiva e funzionante nel più breve tempo possibile, i corpi senza vita vengono spesso spostati in una stanza sicura all’interno della stazione fino a che non passa il becchino a rimuoverli.
La scioccante rivelazione è stata fatta dal personale della metropolitana di Londra ai cronisti di Channel 4, a caccia di storie per il nuovo documentario “Confessioni dalla metropolitana”.
Un addetto al Pronto Soccorso della metro ha detto: “Per quanto ho capito, i servizi di ambulanza di Londra hanno risorse limitate e da alcuni anni fa gli ospedali hanno smesso di prendere i morti nelle loro ambulanze”.
La giustificazione: “A volte ci sono ritardi di una mezz’ora, forse anche due ore e il corpo resta lì sulla piattaforma”. Nella stazione di Stratford – racconta l’uomo – hanno dovuto prendere i bidoni industriali dal parcheggio e riporre i corpi lì, senza alcun rispetto. Tanto valeva buttarli nell’immondizia, verrebbe da commentare.
Un portavoce della metropolitana di Londra ha spiegato: “A seguito di procedure concordate, un corpo può essere spostato in una stanza sicura all’interno della stazione in attesa di raccolta effettuate dalle pompe funebri. Crediamo che il nostro staff abbia svolto un lavoro fantastico nel fornire una risposta efficiente a circostanze così difficili e abbiamo offerto loro supporto e consulenza, se necessario. ”
Parlando in condizioni di anonimato, i lavoratori hanno espresso il loro disgusto per la pratica.