Londra ricorda Douglas Adams. Padre della fantascienza umoristica

ROMA – Alla festa per ricordare l'anniversario della sua nascita parteciperanno attori, scienziati, musicisti e persino un rinoceronte virtuale. La versione digitale della sua "Guida Galattica per autostoppistiW, pur non essendo ancora uscita, e' al quarto posto della classifica di Amazon grazie alle prenotazioni. Il mondo che circonda Douglas Adams, il padre della fantascienza umoristica morto nel 2001, e' 'contagiato' dall'assurdita' di quello creato nei suoi libri, e domani, 11 marzo, verra' celebrato a Londra da tutti i suoi amici 'famosi'.

Adams, nato l'11 marzo 1962 e morto l'11 maggio 2001 verrà festeggiato al teatro Hammersmith Apollo di Londra, e durante la serata si alterneranno sul palco scienziati come il fisico del Cern Brian Cox, attori come Stephen Fry, e ci sarà spazio anche per la prima proiezione pubblica del video in cui Adams suona con i Pink Floyd durante un loro concerto, oltre che per un rinoceronte virtuale portato dalla Ong ambientalista da lui fondata.

Il tutto con sullo sfondo le invenzioni dello scrittore, che nella sua 'trilogia in cinque parti' che ha venduto quindici milioni di copie in tutto il mondo descrive un universo in cui e' possibile viaggiare con una 'astronave dell'improbabilita' e in cui la Terra e' stata cancellata per far posto a un'autostrada interstellare. Nel secondo libro viene invece descritto il 'Ristorante al termine dell'universo', dalle cui finestre gli avventori possono vedere lo spettacolo dello gnaB giB, 'il contrario del Big Bang': "Adams piace molto agli scienziati perché prende teorie e leggi della fisica ribaltandole, e in qualche modo dimostrando che talvolta equazioni e teoremi dimostrano 'tutto e il contrario di tutto' – spiega Andrea Bernagozzi, ricercatore dell'Osservatorio Astronomico della Val D'Aosta – ad esempio la 'domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto il resto' che ricorre nei libri, ricorda molto la caccia al Bosone di Higgs in corso in questo momento".

Nei libri la risposta alla 'domanda fondamentale' viene affidata a un supercomputer, che dopo 7 milioni e mezzo di anni di indagini sentenzia che e' '42', senza fornire ulteriori spiegazioni. Adams ha dichiarato di averlo scelto a caso, ma nel 1996 un gruppo di astronomi di Cambridge ha calcolato che la costante di Hubble, indispensabile per conoscere l' eta' del cosmo, e' proprio 42: "Adams prende in giro molto bene un certo atteggiamento che ha la fisica moderna, che 'sconfina' in campi che trascendono la semplice scienza – sottolinea Bernagozzi – Non a caso Stephen Hawking, che è un grande ammiratore di Adams, ha dichiarato recentemente che 'la filosofia non serve, al suo posto ormai c'é la fisica'".

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Daniela Lauria