LONDRA – La notte è passata relativamente tranquilla in Gran Bretagna ma c’è scappato un altro morto: non ce l’ha fatta Richard Mannington Bowes, un uomo di 68 anni aggredito e ferito gravemente alla testa lunedì sera mentre cercava di spegnere un incendio a Ealing, alla periferia di Londra. La polizia – dice la Bbc – ha disposto l’autopsia sul cadavere e ha aperto un’inchiesta per omicidio. Secondo Sky per la morte dell’uomo è stato arrestato un ragazzo di 22 anni. Quella di Richard Bowes è la quinta morte dall’inizio dei disordini.
L’uomo era stato trovato privo di sensi a terra nella tarda serata di lunedì a Ealing, dove c’erano stati dei saccheggi e diverse vetture erano state date alle fiamme. “Si è trattato di un episodio di brutalità che ha avuto come risultato la morte insensata di un uomo innocente”, ha dichiarato l’ispettore capo di polizia John McFarlane. La Bbc scrive che la polizia ha diffuso il fermo immagine di un uomo, indicato come il possibile aggressore di Mannington Bowes, ripreso da una telecamera di sicurezza.
In precedenza avevano perso la vita un giovane di 26 anni, ucciso da un colpo di arma da fuoco a Croydon, nella parte sud della capitale, e tre immigrati di origine asiatica, travolti da un’auto a Birmingham mentre tentavano di difendere il loro negozio dalla furia dei vandali. Il padre di una delle vittime, Tariq Jahan, che ha perso il figlio 21enne Haroon, è diventato una sorta di eroe nazionale per il suo accorato appello alla calma e alla pacifica convivenza.
Sono oltre 1.900 le persone fermate dalla polizia in tutto il Paese, accusate a vario titolo di violenze e saccheggi. Su richiesta del premier Cameron, le corti di Londra, Birmingham e Manchester sono rimaste aperte per la seconda notte consecutiva per far fronte all’emergenza.
La soluzione di Cameron: più esercito, blocco dei social network. Intanto giovedì, nella sua informativa al Parlamento, il premier David Cameron ha dato la sua ricetta per fermare la guerriglia: l’ipotesi di affiancare l’esercito alle forze di polizia già ampiamente schierate e quella di bloccare i social network.
Cameron ha dichiarato anche che la polizia da ora in poi avrà il potere di chiedere ai ragazzi di scoprirsi il volto ”in ogni circostanza”. Tutti i residenti e proprietari di esercizi commerciali danneggiati dagli scontri, anche chi non e’ assicurato, riceveranno indennizzi. E “la responsabilità dei crimini deve sempre ricadere sui criminali che li commettono”.
“Tutti coloro che hanno assistito a queste orribili azioni sono rimasti colpiti dal fatto che sono state organizzate attraverso i social network”, ha detto Cameron. “La libera circolazione delle informazioni può essere usate per nobili azioni. Ma anche per azioni malvagie. Stiamo lavorando con la polizia, i servizi d’intelligence e l’industria per capire se può essere giusto impedire alle persone di comunicare attraverso questi siti e servizi quando sappiamo che stanno preparando violenze disordini e atti criminali”.
Un’inchiesta sugli scontri che hanno infiammato Londra e altre citta’ inglesi verra’ poi avviata a settembre al rientro del Parlamento. Lo ha dichiarato alla Bbc il presidente della commissione affari interni Keith Vaz sottolineando che l’indagine prendera’ in considerazione anche i tagli alla polizia e il ruolo delle nuove tecnologie nei saccheggi e atti teppistici. Ai Comuni oggi il leader dell’opposizione laburista Ed Miliband ha ribadito la necessita’ di un’inchiesta per ”far luce su quanto avvenuto”.
