
epa05896158 A turned over so called 'Stockholmslejon', a concrete traffic stopper, outside a roped off area where a truck plowed into pedestrians, killing four people and injuring 15 more at the Ahlens department store on Drottninggatan Street in central Stockholm, Sweden, 07 April 2017 (issued 08 April 2017). Media reports that police have arrested a man, 08 April 2017, for the truck attack held on suspicion of 'terrorist crimes through murder', according to the Swedish prosecutor's office. EPA/JONAS EKSTROMER SWEDEN OUT

STOCCOLMA – Lucia Filippone è una italiana che si trovava a Stoccolma nel momento dell’attentato, quando un camion ha travolto la folla, uccidendo almeno quattro persone. La donna giusta nel posto sbagliato: Lucia, che vive in Svezia dove è considerata la regina del fitness, si trovava all’Ahlens City, proprio il luogo in cui l’attentato si è consumato.
Scrive Felice Cavallaro sul Corriere della Sera:
«Attratte da piatti e bicchieri, pensando a un souvenir, forse una tazza», confida Lucia Filippone alla moviola del terrore. «Eravamo appena entrate quando sentiamo alle nostre spalle un boato di vetri spezzati. Sarà crollata una parete di piatti? Ci giriamo smarrite, torniamo sul marciapiede e veniamo investite da un tuono, uno scoppio devastante, mentre si alza una nuvola di polvere. Una bomba? Pochi istanti e vediamo terrorizzate una donna a terra, ferita, un cane morto, gente che scappa. Si ode una prima sirena, poi seguita da un frastuono impetuoso, da poliziotti, ambulanze, vigili del fuoco…». Non resta che scappare via verso l’albergo, a due passi dalla stazione centrale, ma senza attraversarla, rinunciando al percorso più breve, come spiega la signora Lucia: «Improvvisamente ho pensato agli attentati di questi anni, a volte in successione, e temendo un replay abbiamo allungato senza tagliare dalla stazione.
(Foto da Twitter)








