Maltempo, stremato il sud della Francia. I morti arrivano a 25

A due giorni dalle piogge record e dalle inondazioni che hanno causato la morte di almeno 25 persone, tra cui molti anziani e un bambino di appena 2 anni, nel sud-est della Francia resta ancora in ginocchio il dipartimento francese del Var, alle spalle della Costa Azzurra, con migliaia di famiglie isolate, senza corrente elettrica, telefono o acqua potabile.

Intanto nel Paese già infuria il dibattito sul grado di preparazione dei francesi per prevenire le catastrofi naturali. Le operazioni di soccorso sono terminate ma le autorità non escludono di trovare altre vittime: una fonte vicina alle indagini ha riferito in serata che 13 persone risultano ancora disperse.

Il premier Francois Fillon ha convocato per domani a Parigi una riunione straordinaria sulle conseguenze delle inondazioni, assicurando che “tutti i mezzi dello Stato sono mobilitati per venire in soccorso ai sinistrati”. E il presidente Nicolas Sarkozy ha fatto sapere che si recherà nella regione “dall’inizio della prossima settimana”.

Nonostante la pioggia, che alle 5:00 del 17 giugno è tornata a battere, anche se in modo meno intenso, la popolazione ha cercato di tornare alla vita di tutti i giorni. Per di più non hanno avuto successo i lavori d’emergenza per il ripristino dell’energia e, sempre nel Var, 94.000 abitazioni sono finite nuovamente senza corrente elettrica.

Le autorità hanno dispiegato una squadra di 450 tecnici per cercare di ripristinare la corrente il più presto possibile, e sono ancora 15.000 le persone che non hanno ancora accesso al loro telefono fisso. Per garantire gli approvvigionamenti idrici, la prefettura ha sequestrato alcune cisterne e distribuito bottiglie d’acqua.

L’attenzione degli abitanti è stata anche rivolta alla pulizia delle abitazioni, dei negozi e delle imprese. Serviranno giorni, se non settimane, per valutare l’impatto, soprattutto economico, della catastrofe. Secondo Meteo France, il Var ha conosciuto un fenomeno “eccezionale”. Biogna risalire al lontano 1827 per ritrovare un fenomeno di queste proporzioni.

Intanto, sempre per quanto riguarda il Var, la SNCF, la compagnia ferroviaria, ha annunciato la progressiva ripresa della circolazione dei treni, in particolare delle linee ad alta velocità, a partire dalle 10:00 di domani mattina. Mentre gli assicuratori si sono impegnati a prolungare fino al 31 luglio la scadenza per dichiarare i danni legati alle inondazioni.

Le critiche sull’assenza di preparazione per rispondere alle catastrofi si fanno già sentire. Il Senato ha puntato il dito contro le “carenze” nella gestione del rischio inondazioni, riferendosi anche alla tempesta Xinthia, che a fine febbraio ha causato la morte di 53 persone nell’ovest della Francia.

Per il senatore Alain Anziani, in Francia esiste anche “un problema di trasmissione dell’informazione e dell’allerta”. Per il segretario di Stato all’ambiente, Chantal Jouanno, queste catastrofi “aprono gli occhi sulle nostre carenze”. L’esponente del governo ha anche riconosciuto che il governo ha trascurato alcuni rischi.

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Maria Elena Perrero