BELGRADO – Un anello con una pietra semipreziosa che Ratko Mladic portava all’anulare sinistro ha convinto gli agenti che era proprio lui. Il quotidiano Blic fornisce oggi particolari sull’arresto. ”Bravi ragazzi, sono io l’uomo che cercate. Sedetevi. Branko, offri loro qualcosa da bere e da mangiare. Ecco la mia carta d’identita’ e il mio tesserino militare. E’ finita!”. Queste le parole pronunciate da Mladic al momento della cattura nella casa di Branko Mladic, un suo lontano cugino.
Secondo Blic, si nascondeva là da due mesi. Il giornale a questo riguardo riferisce un particolare significativo, affermando che i suoi fiancheggiatori e protettori lo avevano lasciato dal cugino ”poiche’ non avevano piu’ soldi”. Gli agenti della sicurezza, afferma Blic, da alcuni mesi tenevano sotto osservazione la casa di Lazarevo di proprieta’ di Branislav (Branko) Mladic, e negli ultimi giorni nel giardino era stato notato un uomo anziano che per la sua eta’ avrebbe potuto essere Ratko Mladic (69 anni). Quando si e’ trovato di fronte ai poliziotti, l’ex generale si e’ sfilato l’anello e l’orologio e li ha consegnati agli agenti affermando: ”Dateli ai miei familiari”. All’arrivo degli agenti verso le cinque del mattino di giovedi’, scrive Blic, Branko Mladic ha cercato di dissuaderli in giardino.
”E’ inutile che perquisite casa mia, non troverete nessuno”, aveva detto Branko, conosciuto nel villaggio col soprannome di Kajba. Al tavolo in soggiorno era seduto un uomo che Branko aveva presentato agli agenti come Milorad Komadic. Ma l’ex generale, consapevole ormai che la sua lunga fuga era finita, si e’ presentato, consegnandosi agli agenti. Branko si e’ messo le mani nella testa e ha cominciato a piangere. Su richiesta di Ratko Mladic, Branko ha quindi portato in tavola, offrendoli agli agenti, del prosciutto tagliato a fette, formaggio e rakia fatta in casa. (La rakia e’ la grappa dei Balcani). ”Bevete, mangiate qualcosa e andiamo”, ha detto Mladic fra la sopresa dei poliziotti. E alla domanda se avesse con se’ delle armi, Mladic ha risposto: ”Che generale sarei se non avessi delle armi. Ecco qui le mie due pistole. In tutti questi anni non mi sono mai separato da esse”, ha detto, mettendole sul tavolo e consegnandole agli agenti.