Nuove rivelazioni sul mistero che da anni circonda la morte della Principessa Diana: Henri Paul, l’autista che insieme a Diana e al compagno Dodi al Fayed si schiantò nel tunnel dell’Alma nel 1997, non sarebbe stato ubriaco come fin’ora sostenuto.
È questa la teoria esposta nel nuovo libro del giornalista australiano John Morgan, che ha annunciato di avere«una miriade di prove» del fatto che il campione di sangue attributo a Paul, fosse stato in realtà prelevato da un altro corpo. Nel libro “Diana Inquest: The Untold Story” Morgan sostiene che «ci sono inconsistenze nei campioni di sangue prelevati dal corpo di Paul», per esempio la traccia di alcuni farmaci che lui non stava prendendo.
Morgan ha raccontato al tabloid britannico Daily Express che a suo avviso i campioni si sangue utilizzati per accertare i livelli di alcool sarebbero stati ottenuti da un altro cadavere presente nell’obitorio. A detta dell’autore, «c’erano due corpi all’obitorio. Per quanto ne so io i campioni di sangue potrebbero essere stati prelevati dall’altro cadavere».
Morgan esprime un giudizio severo sull’intera inchiesta relativa alla morte di Diana: «Sembra uno scherzo. Ma se i valori di alcool nel sangue di Henri Paul fossero stati quelli dichiarati l’autista avrebbe dovuto barcollare vistosamente. Invece le telecamere di sorveglianza lo inquadrano mentre cammina spedito».